
Dazi: Abate (Camera di Commercio di Roma) lancia l’allarme su occupazione e investimenti
Roma – L’annuncio dell’amministrazione Trump riguardante l’imposizione di dazi del 25% sulle esportazioni europee ha sollevato forti preoccupazioni nel mondo imprenditoriale italiano. Pietro Abate, Segretario Generale della Camera di Commercio di Roma, ha avvertito che questa misura potrebbe segnare un cambiamento drastico nelle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, avendo ripercussioni significative sull’occupazione e sulla competitività delle aziende italiane.
Abate ha spiegato che le conseguenze di tali misure non si limiteranno alla sola contrazione del commercio estero. "Una diminuzione delle esportazioni potrebbe ridurre i margini di molte aziende con una forte vocazione internazionale", ha evidenziato, mettendo a rischio posti di lavoro e strategie di sviluppo. La situazione richiede una risposta "tempestiva e coordinata a livello europeo" per proteggere il tessuto economico e produttivo del Paese.
Recentemente, la Camera di Commercio di Roma ha elaborato una stima dell’impatto immediato dei dazi su settori strategici dell’economia laziale. Se inizialmente le previsioni parlavano di un effetto tra il 10% e il 15%, ora è chiaro che un incremento al 25% renderà la situazione ancora più grave, colpendo in particolare i settori chiave dell’economia italiana.
In questo scenario, l’azione delle istituzioni italiane si fa imprescindibile. "È fondamentale un’azione incisiva per sostenere le imprese esportatrici e garantire la tutela dei lavoratori," ha sottolineato Abate. Il tempo a disposizione per affrontare questa crisi è limitato, e la necessità di interventi efficaci si fa sempre più urgente.
Con la speranza di un ripristino di relazioni commerciali stabili, il segretario generale conclude: "Occorre agire ora per preservare posti di lavoro e opportunità di crescita per l’industria italiana."