Dazi del 25% sull’Ue: l’Europa è davvero un nemico degli Usa? | Scopri la verità che tutti ignorano!

Dazi del 25% all’Ue: il governo tace, ma il “Made in Italy” trema

Roma – “È un’ora buia”: sono queste le parole di Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, al momento dell’annuncio dei dazi del 25% ai prodotti europei da parte del presidente degli Stati Uniti. Donald Trump ha dichiarato guerra commerciale all’Unione Europea, definendola “nata per truffare gli Stati Uniti”. La reazione è immediata e si fa sentire forte e chiara da Bruxelles, mentre il mercato italiano teme pesanti ripercussioni.

L’annuncio di Trump

Durante il primo consiglio dei ministri del suo governo, Trump ha spiegato che i prodotti europei saranno soggetti a dazi significativi, che potrebbero includere, tra le varie categorie, anche le automobili. “Abbiamo preso la decisione, e la annunceremo a breve, che sarà del 25%.” L’assenza di dettagli su quali paesi specificamente siano colpiti ha lasciato aperta una porta al caos nel commercio transatlantico.

La reazione dell’Unione Europea

La risposta europea non si è fatta attendere. L’esecutivo della Commissione europea ha espresso la sua ferma volontà di proteggere le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dai dazi ingiustificati. Olof Gill, portavoce della Commissione, ha sottolineato che “le barriere al commercio equo e solidale sono ingiustificate, soprattutto tra partner commerciali”.

In visita in India, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato: “In un’epoca di conflitti e di intensa competizione è necessario avere amici fidati”, suggerendo che l’Europa sta cercando nuovi alleati per affrontare la crisi.

Il “Made in Italy” in allerta

La preoccupazione tra le imprese italiane è palpabile. “È saltato un paradigma: serve coraggio e serve agire subito”, ha affermato Orsini, sottolineando che tutti gli imprenditori europei speravano di evitare una simile escalation. Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha aggiunto che le decisioni di Trump potrebbero portare al collasso le aziende italiane nel breve termine.

Coldiretti ha stimato che l’introduzione dei dazi al 25% sulle esportazioni agroalimentari Made in Italy negli Stati Uniti potrebbe causare una perdita fino a 2 miliardi di euro. Questo colpo sarebbe devastante, visto l’aumento del 17% che ha interessato le esportazioni agroalimentari italiane negli Usa, in netto contrasto con il calo generale dell’export.

Appelli alla diplomazia

“Crediamo che debbano essere messe in campo tutte le necessarie azioni diplomatiche per scongiurare una guerra commerciale”, ha dichiarato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. La sua rimarca l’importanza vitale del mercato statunitense per l’economia italiana, spesso visto come un simbolo della nostra tradizione culinaria e della qualità dei prodotti agroalimentari.

In questo clima incerto, parte del mondo imprenditoriale italiano chiede un’azione tempestiva e coordinata tra le forze politiche e le parti sociali, per difendere l’economia dall’impatto devastante delle politiche commerciali americane. La richiesta di un patto bipartisan è forte, mentre l’industria italiana si prepara a una possibile contingenza che potrebbe cambiare il panorama commerciale per sempre.