
Boom di polmoniti in Italia: l’allerta di Bassetti sulla più grave influenza degli ultimi 20 anni
BOLOGNA – Quest’anno, l’Italia sta affrontando una realtà preoccupante: il numero di polmoniti registrate ha raggiunto livelli mai visti prima. Il virologo Matteo Bassetti lancia l’allerta, descrivendo questa influenza del 2025 come "la peggiore degli ultimi vent’anni". La situazione è così critica che ogni settimana si registrano circa un milione di nuovi casi di influenza, molti dei quali si trasformano in infezioni respiratorie severe.
Secondo Bassetti, anche gli ospedali sono sotto forte pressione a causa dell’alto numero di ricoveri per polmoniti virali. L’esperto avverte che, oltre ai casi di polmonite, chi riesce a sfuggire a questa complicazione si trova comunque a dover fare i conti con un’influenza “tostissima”. I sintomi includono febbre alta, che può raggiungere i 39 gradi, e una tosse persistente che dura per diversi giorni, talvolta fino a dieci.
Intervenuto ieri su Rai Radio1 nel programma "Un Giorno da Pecora", Bassetti ha descritto l’andamento dell’influenza in modo metaforico. «Se il picco dell’influenza è passato, ora ci troviamo su un Plateau Rosa, che è un ghiacciaio a 3.500 metri in Val d’Aosta», ha spiegato. Questo termine, suggerendo una fase di stabilità, evidenzia che la battaglia contro il virus è ancora in corso.
Il virologo ha anche toccato il tema dei vaccini, sottolineando una tendenza preoccupante in Italia: “Purtroppo gli italiani non amano i vaccini; sembrano essere diventati il loro primo problema”. Questa resistenza potrebbe contribuire a mantenere alti i tassi di contagio e a prolungare la crisi sanitaria.
Mentre marzo si avvicina, le previsioni di Bassetti suggeriscono che la lotta contro il virus potrebbe protrarsi, lasciando molte persone vulnerabili. La popolazione è invitata a prendere precauzioni e a considerare seriamente la somministrazione dei vaccini per prevenire ulteriori complicazioni.
In conclusione, l’allerta del virologo Matteo Bassetti non può essere sottovalutata. Con un numero così elevato di nuovi casi settimanali, l’Italia si trova a fronteggiare una delle influenze più letali degli ultimi due decenni, rendendo necessaria una risposta collettiva per mitigare la diffusione del virus.