
Arriva in Cassazione la proposta di legge per il personale militare: serve un sostegno massiccio
ROMA – Un’azione inedita nel panorama legislativo italiano ha preso forma grazie al Comitato Promotore "Dubito ergo Cogito", che ha recentemente presentato in Cassazione una proposta di legge mirata a migliorare significativamente le condizioni del personale delle Forze Armate. La proposta si prefigge di rispondere a una serie di problematiche storiche e mai affrontate in modo organico.
Un’iniziativa senza precedenti
La proposta, presentata da un gruppo di undici cittadini – tra cui alcuni militari – giunge in un momento in cui il benessere e la dignità del personale militare sono diventati temi di cruciale importanza. Il Comitato chiedere 50.000 firme entro sei mesi affinché la proposta possa essere discussa in Parlamento. “Confidiamo nel sostegno dei colleghi delle Forze Armate e dei loro familiari, nonché dei sindacati militari e di tutti quelli che hanno a cuore questi problemi”, dichiarano i membri del Comitato.
I punti cardine della proposta
La proposta di legge si articola in diversi punti chiave:
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Revisione della legge sulla specificità: Si richiede un dialogo costruttivo per garantire il giusto riconoscimento economico mantenendo diritti fondamentali, come la cura dei disabili e dei minori.
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Riconoscimento economico: Saranno previste indennità per chi svolge mansioni superiori, così da garantire una giusta remunerazione per chi è chiamato a ruoli di maggior responsabilità.
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Tutela per i disabili e i genitori: La piena operatività delle Forze Armate sarà garantita a tutti, con particolare attenzione ai trasferimenti d’autorità e all’indennità di trasferta per il personale con disabilità e genitorialità.
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Attività extracurricolari: Si prevede l’autorizzazione allo svolgimento di attività extra-professionali senza vincoli di remunerazione, purché non interferiscano con il servizio.
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Promozione dell’equità nell’avanzamento di carriera: Il sistema di avanzamento verrà rivisto per reprimere disparità di trattamento e garantire meritocrazia.
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Riconoscimento dello status di “Agente di Pubblica Sicurezza”: Questo status sarà attribuito al personale militare in uniforme, offrendo maggiori tutele durante gli spostamenti.
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Diritto alla NASpI: Sarà previsto il riconoscimento del diritto alla “Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego” per il personale in ferma temporanea che si congeda senza demerito.
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Parità pensionistica: Si richiede l’allineamento delle condizioni pensionistiche al personale delle Forze di polizia, con il riconoscimento di sei aumenti periodici allo scopo di garantire un trattamento di fine servizio equo.
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Riconoscimenti per i volontari: La proposta prevede il riconoscimento dell’orario di servizio e il pagamento di straordinari e tredicesima per i Volontari in Ferma Iniziale e Triennale.
- Stabilizzazione nel comparto Sicurezza: Si punta a garantire stabilità lavorativa per il personale attraverso la loro integrazione nel comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso.
Obiettivo finale: migliorare le condizioni del personale militare
Questa iniziativa si pone come un metodo per migliorare “le condizioni economiche, di vita e di carriera del personale militare”, mirando a promuovere equità e trasparenza, garantendo maggiori tutele e riconoscimenti. La mobilitazione per raccogliere le firme necessarie è già iniziata, e il successivo passaggio in Parlamento rappresenta una speranza per molti che vedono queste riforme come essenziali per un servizio militare più dignitoso e rispettato.
Con questa proposta, il Comitato “Dubito ergo Cogito” sta lanciando un appello a tutta la società, affinché il mondo militare possa finalmente ricevere l’attenzione e il rispetto che merita.