Messico estrada 29 narcos tra cui un boss ricercato da 40 anni | È il preludio a una nuova era nella lotta contro il narcotraffico?

Il Messico "regala" 29 narcos agli Stati Uniti: c’è anche Rafael Caro Quintero, ricercato da 40 anni

Il Messico ha compiuto una mossa senza precedenti nella lotta contro il narcotraffico, estradando 29 figure di spicco dei cartelli della droga agli Stati Uniti, tra cui Rafael Caro Quintero, uno dei boss più noti e ricercati. Questa operazione segna un momento cruciale nella cooperazione bilaterale tra le due nazioni, specialmente in un contesto di crescente pressione da parte degli Stati Uniti per intensificare le azioni contro il crimine organizzato.

Caro Quintero, fondatore del cartello di Sinaloa, è ricercato da oltre quarant’anni e viene ritenuto il cervello del brutale omicidio dell’agente della DEA Enrique "Kiki" Camarena nel 1985. La sua estradizione, avvenuta dopo anni di latitanza e un arresto nel 2022, rappresenta per molti un capitolo che si chiude nella lunga e sanguinosa battaglia contro il traffico di droga.

L’operazione ha avuto luogo mentre l’amministrazione americana guarda con attenzione ai risultati ottenuti in Messico. Il presidente statunitense considera la pressione esercitata su Città del Messico come una vittoria diplomatica, con il governo messicano che si trova a dover affrontare sia la richiesta di una risposta più incisiva al narcotraffico, che pressioni economiche.

Oltre a Caro Quintero, sono stati estradati anche Miguel Ángel Treviño Morales, ex leader degli Zetas, noto per la sua brutalità, nonché figure chiave del Cartello Jalisco New Generation e della Familia Michoacana. Tra gli estradati, spicca José Ángel Canobbio Inzunza, braccio destro di Iván Archivaldo Guzmán Salazar, figlio del famigerato El Chapo, facendo così emergere una rete di crimine organizzato di altissimo profilo.

Questo evento eccezionale mette in evidenza l’urgenza della lotta al narcotraffico e la crescente determinazione da parte degli Stati Uniti e del Messico di affrontare un problema che ha radici profonde nella società. Gli incontri ad alto livello già previsti tra le due nazioni potrebbero definire un nuovo accordo di sicurezza, segnando un’ulteriore evoluzione nella collaborazione internazionale contro il traffico di droga.

La strada da percorrere è lunga, e la sfida rimane difficile, ma l’estradizione simultanea di un così elevato numero di esponenti del crimine rappresenta un passo significativo nella guerra alla droga messicana, aprendo la porta a possibili sviluppi futuri nella lotta contro il narcotraffico a livello globale.