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Fondi Ue, il Poc della Regione Siciliana cresce a 2,56 miliardi: un impulso per l’economia dell’isola

La Regione Siciliana ha recentemente annunciato un significativo incremento della dotazione finanziaria del Programma operativo complementare (Poc) 2014-2020, aumentando il budget totale a 2,56 miliardi di euro. Questa decisione, adottata dalla giunta regionale su proposta del presidente Renato Schifani, rappresenta un passo cruciale per sostenere la competitività e la trasformazione economica della Sicilia.

Con un incremento di oltre 488 milioni di euro, le nuove risorse permetteranno di rafforzare vari settori chiave. In particolare, l’asse 1, dedicato a "Sostenere la competitività e la trasformazione digitale, sostenibile e innovativa," vedrà un aumento dei fondi da 368 a 373 milioni. Maggiore enfasi è posta sull’asse 2, che si occupa del green deal europeo, il quale passerà da 642 a ben 808 milioni di euro. Anche l’asse 4, orientato al miglioramento delle condizioni socio-economiche, subirà un notevole incremento, che lo porterà a 319 milioni di euro. Infine, l’asse 5, dedicato al capitale umano e all’inclusione sociale, aumenterà i suoi fondi da 352 a 498 milioni di euro.

Il presidente Schifani ha sottolineato l’importanza di queste risorse, affermando: «Incrementando le risorse del Programma operativo complementare forniamo gli strumenti ad enti pubblici, associazioni e imprese per completare interventi già avviati». Questa iniziativa non solo servirà a supportare progetti già esistenti, ma anche a lanciare nuove attività, mirando a creare un cambio di passo significativo nella trasformazione digitale e nella sostenibilità.

Le nuove risorse saranno prioritariamente destinate alla copertura di operazioni inizialmente finanziate con il Piano di sviluppo e coesione, comprendendo interventi nei settori dell’Ambiente e dei Beni culturali, oltre a progetti legati alle politiche territoriali. È previsto che durante quest’anno verranno effettuati pagamenti per circa 830 milioni di euro, con stime per l’anno prossimo che superano il miliardo.

Le spese dei progetti potranno essere rendicontate fino al 31 dicembre 2026, garantendo così un ampio margine di manovra ai beneficiari, che includono non solo imprese e enti pubblici, ma anche cooperative sociali, istituti scolastici e università. Questo approccio multidisciplinare conferma l’intento della giunta regionale di investire in un’economia inclusiva e sostenibile.

La proposta di riprogrammazione della giunta si inserisce in un contesto in evoluzione, seguendo le indicazioni emerse da precedenti deliberazioni. Con questa iniziativa, la Sicilia si prepara a cogliere le sfide future, proseguendo nel cammino di sviluppo economico e sociale avviato negli anni passati, ma con nuove energie e risorse.