Dazi, Cina e Canada pronti alla ‘guerra commerciale’ con Trump. Giù le borse mondiali
Le tensioni internazionali si intensificano, scuotendo i mercati finanziari e destando preoccupazione tra gli investitori.
ROMA – “I dazi sono una mossa sciocca”, ha dichiarato Justin Trudeau, primo ministro del Canada, all’indomani dell’introduzione delle nuove tariffe volute dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Un conflitto commerciale, ha avvertito, “danneggerà prima di tutto le famiglie americane”. Le misure fiscali imposte dagli USA non colpiscono solo il Canada, ma anche il Messico, con un aumento tariffe del 25% e per la Cina con un incremento del 10% sui prodotti esportati.
In un discorso trasmesso in diretta, Trudeau ha messo in chiaro la posizione del suo governo: “Il Canada non si tirerà indietro dalla lotta”, annunciando l’introduzione di dazi su beni statunitensi per un valore complessivo di 155 miliardi di dollari. Anche la Cina ha risposto con fermezza alle misure americane, affermando di essere pronta a lanciare contromisure, con un portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, che ha sottolineato che “combatterà fino alla fine in qualsiasi guerra commerciale”.
Le conseguenze di queste azioni non si sono fatte attendere. Le borse globali sono state scosse da forti ribassi, con gli investitori che temono ripercussioni negative sull’economia mondiale. In Europa, i mercati hanno registrato cali significativi, con l’indice di Francoforte in calo del 3,54%, Parigi del 1,85% e Londra del 1,27%. Milano ha subito un ulteriore ribasso, con il Ftse Mib che ha ceduto il 3,41%.
Le reazioni a tali sviluppi sono sintomatiche di un clima di incertezza che permea i mercati. Soprattutto i settori dell’energia, delle auto e delle banche sono sotto pressione, facendo emergere preoccupazioni per l’impatto a lungo termine sull’economia globale.
In questo contesto di crescente conflittualità commerciale, la vicenda mette in luce non solo le tensioni tra paesi ma anche la fragilità dei mercati finanziari, che già mostrano segni di fragilità. Gli analisti sono in attesa delle prossime mosse di Cina e Canada, certi che ci saranno ulteriori sviluppi in un conflitto che sta trasformando le dinamiche del commercio internazionale.