Energia pulita dai tetti della Chiesa | Scopri come la diocesi di Acireale sta cambiando il futuro sostenibile della Sicilia!

Nasce la prima Comunità Energetica Rinnovabile nella diocesi di Acireale: un passo avanti verso lo sviluppo sostenibile in Sicilia

Martedì 4 marzo 2025, a Palermo, è stata presentata ufficialmente la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di una diocesi siciliana, un’iniziativa progettata per promuovere l’uso di energie rinnovabili e la sostenibilità ambientale. L’incontro, tenutosi a Palazzo d’Orléans, ha visto la presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e del vescovo di Acireale, Monsignor Antonino Raspanti, che hanno sottolineato l’importanza di questo progetto pilota per l’intero territorio siciliano.

"Il governo regionale sta investendo risorse economiche e professionali per promuovere la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili," ha dichiarato Schifani, evidenziando come questa iniziativa contribuisca a ridurre i costi energetici e a creare un ambiente favorevole per gli investimenti in Sicilia. L’accordo tra la Regione e la Conferenza Episcopale Siciliana rappresenta un’opportunità per condividere il percorso verso una transizione energetica più responsabile e sostenibile.

Monsignor Raspanti ha aggiunto: "La Chiesa è chiamata a essere custode del Creato, promuovendo uno sviluppo sostenibile e solidale." Il vescovo ha messo in luce come le Comunità Energetiche Rinnovabili possano aiutare a garantire l’accesso all’energia pulita anche per le fasce più vulnerabili della popolazione, con un occhio attento alla giustizia sociale.

La CER di Acireale prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su cinque edifici ecclesiastici, come il Cuore Immacolato di Maria e il Seminario Vescovile. Ne risulterà una produzione annuale di oltre 337 mila kWh, il cui 14% servirà per l’autoconsumo, mentre l’86% sarà immesso in rete, con una significativa parte condivisa tra i membri della comunità.

Il progetto porterà un vantaggio economico di quasi 41 mila euro all’anno, tra risparmi in bolletta e incentivi per l’energia condivisa, rendendo l’iniziativa non solo sostenibile, ma anche economicamente vantaggiosa. In termini ambientali, l’iniziativa promette di ridurre le emissioni di CO2 di circa 179 tonnellate all’anno, un impatto positivo paragonabile alla piantumazione di 1.074 alberi.

La diocesi di Acireale ha già individuato i partner tecnici e giuridici necessari per garantire la realizzazione degli impianti, previsto nell’arco di diciotto anni a fronte di un investimento di oltre 700 mila euro. Gli impianti saranno operativi entro tre o quattro mesi dall’installazione.

Questo ambizioso progetto si posiziona come un modello di riferimento per il futuro delle comunità siciliane, dimostrando che è possibile coniugare il rispetto per l’ambiente con il benessere economico della popolazione, dando vita a un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile e solidale.