Rissa e fumogeni in Parlamento serbo | La democrazia è davvero in pericolo?

Fumogeni e Violenza in Parlamento: Due Deputate Ferite in Serbia

Il clima politico in Serbia ha raggiunto nuove vette di tensione martedì durante un tumultuoso episodio al Parlamento di Belgrado, dove una protesta dei deputati di opposizione si è trasformata in una rissa, culminando nel ferimento di due rappresentanti eletti, tra cui una donna incinta. Le scene di caos, immortalate in video e diffuse attraverso i media e i social network, hanno suscitato preoccupazione non solo nel Paese ma anche a livello internazionale.

L’innesco della violenza è stato un’irruzione da parte di alcuni deputati dell’opposizione al momento dell’approvazione dell’ordine del giorno da parte del governo, guidato dal Partito progressista di Serbia (Sns). Si è scatenata una violenta colluttazione tra i deputati e le forze di sicurezza presenti, mentre altri parlamentari hanno acceso fumogeni, generando dense nuvole di fumi colorati all’interno dell’aula.

La presidente dell’assemblea, Ana Brnabic, ha risposto con fermezza alle polemiche, affermando: “La vostra rivoluzione colorata ha fallito, perché questo Paese sopravviverà e continuerà a vincere”. Queste dichiarazioni sono state accompagnate da titoli allarmanti nei principali quotidiani di Belgrado, come "Fumogeni e caos al Parlamento della Serbia".

Secondo Jovan Palalic, deputato e testimone dell’episodio, “c’è un tentativo di distruggere la sovranità e la neutralità della Serbia”. Palalic, a capo del Partito popolare di Serbia (Snp), ha denunciato la gravità della situazione, rivelando che le due deputate ferite, Jasmina Obradovic e una sua collega incinta di otto mesi, sono state trasportate in ospedale. "Obradovic ha riportato un trauma cranico e non è ancora fuori pericolo," ha aggiunto, sottolineando le conseguenze drammatiche della protesta.

Il contesto politico in Serbia è complesso e teso, con il conflitto attuale che si inserisce in una crisi più profonda che affonda le radici nella cattiva gestione e nella corruzione, come evidenziato da un disastro avvenuto lo scorso novembre nella stazione ferroviaria di Novi Sad, che ha portato alla morte di 15 persone. Questo si è tradotto in un crescente malcontento nel paese.

Palalic ha accusato deputati di sinistra, verdi e della destra estrema di essere responsabili degli incidenti di martedì, sostenendo che tali azioni rappresentano un tentativo di rovesciare un governo legittimamente eletto nel 2023. “I servizi di Belgrado hanno denunciato tentativi di ingerenze dall’esterno”, ha avvertito, lanciando un appello al Parlamento europeo affinché rivaluti il suo supporto a gruppi politici serbi coinvolti nella violenza.

La situazione attuale rappresenta una sfida non solo per il governo serbo, ma anche per la stabilità e la sicurezza dell’intera regione. Con l’Europa che tiene d’occhio gli eventi, resta da vedere quali passi verranno intrapresi per affrontare questa escalation di violenza politica.