
Schlein contro von der Leyen: "Non è la strada giusta, non ci stiamo"
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso ferme critiche nei confronti della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in merito al recente piano di riarmo europeo presentato oggi. "Quella presentata oggi da Von Der Leyen non è la strada che serve all’Europa", ha dichiarato Schlein, sottolineando l’importanza di una difesa comune piuttosto che di un riarmo nazionale.
Le affermazioni della leader del PD arrivano in un momento delicato per l’Unione Europea, alle prese con questioni di sicurezza e cooperazione. Schlein ha specificato che "il piano Von Der Leyen, a partire dal titolo, punta sul riarmo e non emerge un indirizzo politico chiaro verso la difesa comune". Secondo la segretaria, il piano favorirebbe la spesa nazionale senza incentivare progetti di difesa condivisi, mettendo in discussione la reale efficacia del piano.
Durante la sua comunicazione, Schlein ha sollevato interrogativi fondamentali riguardo al funzionamento del nuovo meccanismo economico proposto, simile a quello attuato durante la crisi del coronavirus. "Ci sono molti aspetti da chiarire, ad esempio su come funzionerebbe il nuovo meccanismo in stile Sure", ha affermato, evidenziando la necessità di un approccio che favorisca l’interoperabilità tra i sistemi di difesa degli Stati membri.
Inoltre, Schlein ha puntualizzato quanto sia fondamentale un cambiamento di rotta in tema di investimenti. "Noi abbiamo un’idea precisa: quello che serve oggi è un grande piano di investimenti comuni per l’autonomia strategica dell’UE", ha proseguito, evidenziando che occorre coniugare sicurezza, sviluppo sostenibile e coesione sociale.
L’opposizione della segretaria del PD non si limita dunque solamente a una critica al piano di riarmo, ma si estende anche a una visione più ampia della strategia europea. "È inaccettabile utilizzare i fondi di coesione per finanziare le spese militari nazionali", ha concluso Schlein, rimarcando l’urgenza di affrontare le crescenti disuguaglianze e di elaborare una risposta complessiva alle sfide globali che l’Europa deve affrontare.
In vista di un prossimo incontro con i leader socialisti e democratici a Bruxelles, Schlein si prepara a portare avanti la sua posizione, lasciando intendere che il dibattito sul futuro della difesa europea è tutt’altro che chiuso.