
I tagli di Trump mettono a rischio l’attività dei medici del Cuamm per l’Africa
VENEZIA – Le recenti dichiarazioni di Donald Trump riguardo ai finanziamenti destinati a Usaid, l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, hanno sollevato forti preoccupazioni in merito all’attività di Medici con l’Africa Cuamm. Secondo il gruppo Pd in Veneto, la proposta di ridurre del 90% i fondi destinati a questa agenzia avrà conseguenze devastanti per la cooperazione internazionale.
Una minaccia concreta alla salute globale
La capogruppo del Pd in Veneto, Vanessa Camani, ha evidenziato come questa manovra possa compromettere "decenni di lavoro" a favore delle popolazioni africane che vivono in condizioni di grave marginalità sociale ed economica. Medici con l’Africa Cuamm, una delle organizzazioni di volontariato più rilevanti del Veneto, ha dedicato anni alla "tutela e promozione della salute" in contesti difficili, e ora si trova a fronteggiare un futuro incerto a causa dei possibili tagli.
Effetti devastanti dei tagli
Il comunicato spiega che, nonostante la Corte suprema americana abbia bocciato i tagli ai fondi Usaid, il Partito Democratico invita a mantenere alta l’attenzione. "L’interruzione dei finanziamenti avrà ripercussioni terribili", avverte Camani, sottolineando che le stime indicano un aumento di 18 milioni di casi di malaria all’anno e un incremento di 166.000 decessi.
In particolare, i settori più vulnerabili potrebbero essere gravemente colpiti. Si segnalano preoccupazioni per circa 200.000 bambini che potrebbero rimanere paralizzati a causa della poliomielite e un milione di bambini non riceverebbe trattamenti per la malnutrizione acuta grave. Inoltre, i tagli previsti per i programmi contro l’HIV potrebbero causare una drammatica perdita di vite umane, con proiezioni di 500.000 morti in Sud Africa nei prossimi dieci anni.
Un appello all’azione
Medici con l’Africa Cuamm, dal 1950 in prima linea per la salute in Africa, ha inviato oltre 1.600 lavoratori in 41 paesi, portando servizi sanitari essenziali nei luoghi più remoti. La Regione Veneto, considerata la rilevanza di questa organizzazione, deve agire rapidamente. Camani chiede un impegno concreto dalla Giunta regionale, augurandosi che venga approvata la risoluzione presentata dal suo gruppo.
In conclusione, i tagli avanzati dall’amministrazione Trump stanno suscitando un’ondata di preoccupazione non solo tra gli operatori del settore, ma anche tra le istituzioni italiane, che si trovano a dover difendere un patrimonio di solidarietà e aiuto umanitario costruito in decenni di lavoro. La situazione richiede attenzione e azione immediata, affinché i progressi della cooperazione internazionale non vengano compromessi.