
Trump “stacca” l’intelligence a Zelensky e la Russia ne approfitta: massicci attacchi con missili e droni
Roma – Il conflitto tra Ucraina e Russia sta attraversando un nuovo e preoccupante capitolo. Nelle ultime ore, infatti, si sono intensificati gli attacchi russi contro l’Ucraina, con l’utilizzo di 70 missili e quasi 200 droni, un’escalation che sembra correlata alla recente decisione degli Stati Uniti di sospendere le condivisioni di informazioni di intelligence con Kiev, dopo l’amministrazione Trump.
Appena un giorno dopo il “disimpegno” americano, la Russia ha messo in atto uno dei suoi più massicci attacchi mirati, colpendo in particolare l’infrastruttura energetica e del gas dell’Ucraina. Le città di Odessa e Poltava sono state tra le principali aree bersaglio, con colpi diretti a quelle strutture considerate fondamentali per la vita quotidiana dei cittadini.
In concomitanza di queste operazioni militari, la Casa Bianca ha anche sospeso la fornitura di armi, alimentando ulteriormente le preoccupazioni di Kiev. La decisione ha avuto ripercussioni immediate, poiché l’azienda americana Maxar Technologies ha disabilitato l’accesso dell’Ucraina alle sue immagini satellitari a seguito di un ordine dell’amministrazione Trump. Questo ha semplificato il compito alle forze russe, che hanno trovato maggior libertà d’azione.
Nonostante questa batteria di limitazioni, l’Ucraina non è completamente in balia degli attacchi nemici. Il presidente Zelensky ha confermato l’impiego dei Mirage 2000 forniti dalla Francia, che hanno dimostrato la loro efficacia intercettando con successo alcuni missili russi. "I Mirage hanno intercettato con successo i missili da crociera russi. Grazie!” ha dichiarato Zelensky, sottolineando l’importanza di questa nuova risorsa per la difesa aerea del suo paese.
Per far fronte alla crisi crescente, Zelensky ha anche proposto un cessate il fuoco provvisorio, chiedendo di porre un divieto su “missili, droni a lungo raggio e bombe aeree”, oltre a una sospensione delle operazioni militari nel Mar Nero. Tuttavia, il Cremlino sembra voler sfruttare questa fase di vulnerabilità dell’Ucraina, intensificando invece gli attacchi aerei.
Mentre si attende l’esito di un incontro in Arabia Saudita tra delegati ucraini e statunitensi per discutere su una possibile fine del conflitto, la situazione sul campo rimane tesa e imprevedibile. La sospensione della cooperazione statunitense in ambito di intelligence lascia l’Ucraina in una posizione delicata, mentre Mosca cerca di capitalizzare sulle nuove circostanze. La guerra in Ucraina continua a dimostrarsi un campo di battaglia non solo militare, ma anche politico e diplomatico, con implicazioni che si estendono ben oltre i confini nazionali.