La rimozione dell’iconico Enola Gay | La sorprendente mossa del Pentagono contro la diversità fa infuriare gli storici!

La Censura di Trump Colpisce anche l’Enola Gay: Un’Icona della Storia Rimossa dal Pentagono

ROMA – La recente direttiva del Pentagono di rimuovere dall’archivio fotografico dell’esercito gli "elementi DEI" (Diversità, Equità e Inclusione) ha scatenato un’onda di indignazione e incredulità. Tra le immagini destinate alla cancellazione si trova anche quella dell’Enola Gay, l’aereo che nel 1945 sganciò la bomba atomica su Hiroshima.

La decisione di trafiggere la memoria storica di uno dei momenti più controversi della Seconda guerra mondiale sembra essere motivata dal nome dell’aereo, considerato “troppo inclusivo” per i nuovi standard di linguaggio imposti dall’amministrazione Trump. Questa iniziativa ha portato all’identificazione di oltre 26.000 immagini militari da eliminare, compresi importanti documenti storici, come quelli che ritraggono le prime donne a superare l’addestramento nella fanteria dei Marines e fotografie commemorative del Black History Month.

Il comunicato, diffuso dalla Associated Press, ha scosso l’opinione pubblica, facendo emergere preoccupazioni riguardo alla “purga” culturale che Trump sta attuando. Questo ordine esecutivo rappresenta una feroce opposizione a ciò che è percepito come una minaccia alla “tradizione” americana e ai valori conservatori, mirando radicalmente a ridurre contenuti che celebrano la diversità nelle forze armate.

Le reazioni sono state immediate e diffuse. Molti critici sostengono che la rimozione dei contenuti storici non solo rappresenta un attacco alla memoria collettiva, ma anche un sottile tentativo di riscrivere la storia. “É impossibile cancellare la storia, e ciò che stiamo assistendo è un tentativo di demolire la nostra identità nazionale, eliminando le parti che a qualcuno possono non piacere,” ha commentato un esperto di storia militare.

Allo stesso tempo, la situazione sembra suggerire che il conteggio finale delle immagini da rimuovere potrebbe superare le 100.000, man mano che le revisioni del materiale procedono. Un attacco sistematico alla narrazione storica che potrebbe avere profonde implicazioni nel modo in cui le future generazioni percepiranno eventi cruciali come la Seconda guerra mondiale.

Questa mossa controversa apre un dibattito più ampio su come la società definisce e gestisce il ricordo storico, le sue figure e i suoi eventi, ponendo interrogativi su cosa significhi veramente fare i conti con il passato in un’epoca di polarizzazione politica. La questione della censura, in questo caso, si fa ancora più complessa, lambendo i temi della libertà di espressione e dell’intersezione tra storia e politica.