
I Lavoratori dell’Agenzia Dire: “Ancora senza stipendi, ora basta”
Roma, 8 marzo 2025 – La situazione all’interno dell’Agenzia Dire continua a preoccupare. L’Assemblea dei Giornalisti e dei Grafici, insieme al Cdr e alle Rsa, ha lanciato un allarme riguardo al protrarsi delle difficoltà aziendali, che mette a rischio non solo la stabilità finanziaria dell’agenzia, ma anche il benessere dei suoi lavoratori. “Ancora senza stipendi, ora basta”, è l’appello diretto alla dirigenza e alle istituzioni competenti.
Il malcontento dei dipendenti è palpabile, soprattutto dopo che il pagamento degli stipendi di gennaio 2025 è stato omesso senza una spiegazione chiara, mentre i lavoratori sono ancora in attesa di notizie sui compensi di febbraio 2025. La situazione si è aggravata ulteriormente con la decisione del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria di sospendere il contratto di fornitura del servizio di agenzia di stampa dal 6 marzo, a causa di indagini su una nuova società creata nell’ambito di un piano di riorganizzazione volto a risolvere problematiche ereditate da gestioni precedenti.
I dipendenti hanno avanzato richieste ben precise. Innanzitutto, chiedono all’editore di “assumere le proprie responsabilità” e di sbloccare immediatamente il pagamento degli stipendi di gennaio, nonché di corrispondere quelli di febbraio nei tempi previsti. Inoltre, si richiede la completa erogazione degli stipendi di gennaio 2024 per coloro che sono stati ingiustamente sospesi all’inizio dell’anno scorso.
“È indispensabile garantire trasparenza sulla situazione economico-amministrativa e sui procedimenti in corso,” hanno sottolineato i rappresentanti sindacali. I lavoratori e le loro famiglie attendono che l’azienda e il Dipartimento facciano il possibile affinché venga rispettato il loro diritto a una giusta retribuzione, fissata dal contratto.
La storia recente dell’Agenzia Dire è segnata da licenziamenti, sospensioni e quasi due anni di regime di solidarietà, una situazione insostenibile che pesa sempre più sul corpo lavorativo. I giornalisti e i grafici dell’agenzia, uniti contro l’incertezza economica, continuano a lottare per la loro dignità e per il futuro del loro lavoro. La speranza è che, attraverso il dialogo e la collaborazione, si possa ripristinare la regolarità dei pagamenti e la serenità all’interno dell’agenzia.