Salvini sgancia la bomba: “Macron non fermerà mai la pace in Ucraina” | Ecco perché molti europei sono d’accordo!

Salvini: “Un Macron qualunque non fermerà la pace in Ucraina”

BOLOGNA – In un intervento carico di polemiche, il vicepremier italiano Matteo Salvini ha affermato che “Io non penso che sia un Macron qualunque a poter fermare la pace”, lanciando una nuova critica al presidente francese Emmanuel Macron. La dichiarazione è stata rilasciata durante un evento del suo partito, la Lega, che si è svolto in piazza Nettuno a Bologna.

Salvini ha commentato il conflitto in Ucraina e il difficile percorso verso la pace, sottolineando che le dichiarazioni di figure di spicco come il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin sono fondamentali. “Se Zelensky finalmente parla di pace, se Putin finalmente parla di pace, se lo fa Trump, se aspettassimo Macron fra 10 anni siamo ancora punto a capo”, ha aggiunto il leader leghista, esprimendo scetticismo sulle diplomazie internazionali.

Nel suo discorso, il vicepremier ha anche riservato un’accusa ai presunti dissesti militari russi, chiedendo un chiarimento sul ruolo di Macron e dell’Europa. “Ci hanno spiegato per tre anni che la Russia era sull’orlo del collasso… Ora rischiano di invadere l’Italia e l’Europa”, ha avvertito, evidenziando la necessità di una maggiore preparazione militare per il continente.

In un passaggio cruciale del suo discorso, Salvini ha parlato della questione del nucleare, sostenendo la sua posizione a favore dell’energia nucleare in Italia. “Io voglio che i nostri confini siano protetti, però il nucleare io lo voglio per riscaldare le case, non per bombardare qualcuno”, ha dichiarato. Ha poi chiarito che la Lega non intende approvare un arsenale nucleare militare, ma piuttosto investire in energia pulita e sicura.

Infine, il vicepremier ha toccato anche la questione della leadership militare in Europa, ponendo un interrogativo provocatorio: “Chi comanda l’esercito europeo? I francesi e i tedeschi?” Sottolineando la sua sfiducia, ha espresso l’intenzione di concentrare risorse sulla sicurezza nazionale. “Spendiamo dei soldi per aumentare la sicurezza in Italia, assumiamo più militari e più poliziotti, paghiamoli meglio”, ha concluso, manifestando un deciso scetticismo verso la gestione militare europea.

Con queste dichiarazioni, Matteo Salvini ribadisce la sua posizione forte e critica nel panorama politico italiano, invitando a un ripensamento delle politiche di difesa e dell’approccio alla pace nella difficile crisi ucraina.