
Trump ritira 400 milioni di dollari alla Columbia University per la mancata protezione degli studenti ebrei
ROMA – L’amministrazione Trump ha deciso di tagliare 400 milioni di dollari in finanziamenti alla Columbia University, in risposta a ciò che viene denunciato come un grave fallimento nella protezione degli studenti ebrei all’interno del campus. La misura, annunciata in un comunicato da Linda McMahon, Segretaria all’Istruzione, è stata motivata dalla crescente preoccupazione per manifestazioni di antisemitismo nell’universitĂ .
“Le universitĂ devono rispettare tutte le leggi federali antidiscriminazione se vogliono ricevere finanziamenti federali. Per troppo tempo, la Columbia ha abbandonato quell’obbligo nei confronti degli studenti ebrei,” ha dichiarato McMahon. Le sue parole pongono l’accento sull’importanza di garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti gli studenti, evidenziando il ruolo cruciale delle istituzioni educative nel prevenire ogni forma di discriminazione.
Le dichiarazioni della Segretaria seguono le polemiche che hanno accompagnato le manifestazioni pro Gaza che si sono tenute la scorsa primavera all’interno del campus di Columbia. Secondo quanto riportato dalla CNN, durante queste proteste, alcuni gruppi di studenti ebrei sarebbero stati emarginati e umiliati, un evento che ha suscitato una forte indignazione e richieste di maggiore responsabilitĂ da parte dell’amministrazione universitaria.
La Columbia University ha ora 30 giorni di tempo per risolvere le preoccupazioni del governo statunitense e per tentare di ripristinare i contratti e le sovvenzioni perse. Questa scadenza rappresenta una possibilitĂ cruciale per l’ateneo, che dovrĂ affrontare in modo concreto la questione dell’antisemitismo nel suo campus.
Un portavoce dell’università ha ribadito l’impegno della Columbia nella “lotta contro l’antisemitismo e nella garanzia della sicurezza e del benessere dei nostri studenti, docenti e personale.” Resta da vedere come l’ateneo risponderà alle richieste del governo e se riuscirà a ripristinare la fiducia nella propria capacità di garantire un ambiente inclusivo e rispettoso per tutti i suoi membri.
In questo contesto, la decisione di Trump segna un ulteriore passo nella crescente attenzione verso il tema dell’antisemitismo nei campus universitari americani e il ruolo delle istituzioni nell’affrontare tali problematiche. La questione rimane al centro del dibattito pubblico e politico, con implicazioni significative per il futuro delle relazioni tra universitĂ e governo federale.