Mark Carney diventa Primo Ministro del Canada | “L’America non ci toccherà mai!”

Mark Carney nuovo Primo Ministro del Canada: "Non faremo mai parte degli Stati Uniti"

ROMA – Mark Carney è stato ufficialmente designato come nuovo primo ministro del Canada, dopo aver ottenuto una schiacciante vittoria alle primarie del Partito Liberale, ricevendo l’85,9% dei voti. Carney prende il timone del governo, succedendo a Justin Trudeau, il quale, dopo aver annunciato le proprie dimissioni, ha esortato il paese a riconoscere l’importanza di proteggere le proprie libertà e identità.

Carney, 59 anni, è un noto economista e già governatore della Banca centrale canadese e della Banca d’Inghilterra. Il suo arrivo al governo avviene in un periodo di tensioni economiche con gli Stati Uniti, segnato da una guerra commerciale che ha messo a dura prova le relazioni tra i due paesi. Allo stesso tempo, con toni decisamente provocatori, Carney ha dichiarato: “L’America non è il Canada. E il Canada non farà mai, mai parte degli Stati Uniti in alcun modo, forma o aspetto”.

Il discorso di commiato di Trudeau ha ripreso i temi della lotta per l’autodeterminazione e la dignità nazionale. “Questo è un momento che definisce la nazione. La democrazia non è scontata. La libertà non è scontata”, ha dichiarato. “Nemmeno il Canada è scontato. In questo momento viviamo una sfida esistenziale.”

Queste affermazioni evidenziano le preoccupazioni di un paese che si sente minacciato non solo da una crisi economica, ma anche dalla direzione politica intrapresa sotto l’amministrazione Trump. Carney è atteso come il candidato ufficiale del Partito Liberale in vista delle prossime elezioni, scheduled per l’autunno, ma la scadenza esatta per il suo insediamento alla carica di primo ministro non è ancora stata specificata.

Con la vittoria di Carney, si apre un nuovo capitolo nella storia canadese, che comincia a delinearsi come una battaglia per la salvaguardia della sovranità nazionale e dell’identità culturale. La sua leadership sarà cruciale per navigare nei complessi rapporti transfrontalieri e per mantenere il Canada fermo sulle sue posizioni nel panorama politico mondiale.