
Campi Flegrei, l’Allerta del Capo della Protezione Civile: "I Terremoti non Fanno Morti, le Case Mal Costruite Sì"
NAPOLI – Durante una recente seduta monotematica del Consiglio comunale di Napoli dedicata al fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei, il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha sollevato un tema scottante. "A me spiace che i cittadini si siano risentiti, ma è di tutta evidenza che i terremoti non fanno morti: i morti vengono fatti dalle case mal costruite." Questa affermazione è stata fatta in risposta a una serie di preoccupazioni espresse dalla popolazione, culminate in uno striscione affisso all’esterno del Maschio Angioino con la scritta "Non vogliamo contare i morti!".
Ciciliano ha analizzato la questione con dati alla mano, sottolineando che "con un terremoto di magnitudo 5, che è il massimo atteso per i Campi Flegrei, un costruito non adeguatamente sicuro può danneggiarsi." Sebbene la magnitudo proposta sia la peggiore possibilità, la realtà è che eventi sismici di tale entità rimangono poco probabili. Tuttavia, l’accento sullo stato delle costruzioni locali è un tema di crescente preoccupazione.
Ricordando tragedie passate, il capo della Protezione civile ha fatto riferimento al terremoto di Casamicciola, che otto anni fa provocò diversi morti, nonostante la sua intensità fosse "33 volte inferiore" a quella del massimo atteso per i Campi Flegrei. Questa comparazione ha reso chiara l’importanza della sicurezza strutturale, che non si limita al solo territorio flegreo.
Ciciliano ha anche informato i cittadini che "lo studio di vulnerabilità" realizzato è disponibile per tutti, per consentire loro di consultare esperti e procedere con sopralluoghi. Questo approccio mira a favorire l’irrobustimento delle strutture esistenti, sottolineando che l’agibilità fornita per le case danneggiate non è la stessa cosa di una valutazione completa della vulnerabilità degli edifici.
La discussione sull’importanza della qualità costruttiva nelle aree sismiche è tornata quindi al centro del dibattito pubblico, con la richiesta ai cittadini di intervenire attivamente per migliorare la sicurezza delle proprie abitazioni.
In conclusione, la responsabilità non deve ricadere solo sui fenomeni naturali, ma anche sulla scarsa attenzione riservata alla qualità del costruito. La sfida è ora quella di garantire edifici sicuri per prevenire tragedie future legate a eventi sismici.