
Tensione nei Campus Universitari: Arrestato il Laureato Palestinese Mahmoud Khalil
ROMA – Il clima di tensione che attraversa i campus universitari americani ha raggiunto un nuovo picco con l’arresto di Mahmoud Khalil, uno studente palestinese della Columbia University e attivo leader delle proteste pro-Palestina del 2024. L’operazione, condotta dal Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS), ha sollevato forti preoccupazioni tra gli studenti e i sostenitori dei diritti umani.
L’arresto di Khalil, avvenuto sabato mattina, è stato reso noto dalla Reuters e si inserisce in un contesto di crescente repressione delle voci dissidenti nel mondo accademico. Khalil era un attore chiave nelle manifestazioni che hanno avuto luogo dopo l’escalation del conflitto tra Israele e Hamas, scoppiato nell’ottobre 2023. Le proteste, caratterizzate da accampamenti e discussioni con i dirigenti universitari, miravano a far sentire la voce degli studenti favorevoli al riconoscimento dei diritti palestinesi.
L’arresto segue il recente annuncio dell’amministrazione Trump, che ha deciso di revocare circa 400 milioni di dollari in contratti e sovvenzioni alla Columbia University, accusata di non aver tutelato adeguatamente i suoi studenti ebrei. La decisione ha sollevato interrogativi su un possibile attacco sistematico alle istituzioni accademiche che mostrano una posizione critica nei confronti della politica israeliana.
Pochi giorni prima del suo arresto, Khalil aveva espresso le sue paure riguardo possibili vendette nei suoi confronti. “Hanno praticamente messo a tacere chiunque sostenesse la Palestina nel campus,” aveva dichiarato, sottolineando come il climatamento di intimidazione abbia creato un ambiente ostile per i sostenitori della causa palestinese.
Attualmente, rimangono sconosciuti i motivi formali dell’arresto e ci si chiede se Khalil, sposato con una cittadina americana, rischi l’espulsione dal Paese. L’episodio evidenzia l’aumento della tensione tra le autoritĂ federali e i movimenti studenteschi, con Trump che sembra utilizzare le proteste come un capro espiatorio per promuovere un’agenda contraria all’istruzione superiore e alle universitĂ dell’Ivy League.
Mentre gli studenti si mobilitano e le manifestazioni proseguono, il futuro di Khalil e il significato piĂą ampio di questo arresto rimangono incerti, segnando un momento cruciale nella battaglia per i diritti civili e la libertĂ di espressione nei campus universitari americani.