
L’Ucraina pronta a firmare l’accordo sulle terre rare, domani i colloqui di pace a Riad
ROMA – “L’Ucraina ha cercato la pace fin dal primo secondo della guerra e noi abbiamo sempre detto che l’unica ragione per cui continua a farlo è la Russia.” Questa dichiarazione di Volodymyr Zelensky sottolinea la determinazione di Kiev a perseguire un accordo diplomatico mentre si avvicina un incontro cruciale in Arabia Saudita. Il presidente ucraino è atterrato oggi a Gedda, dove incontrerà Mohammed bin Salman per presentare una proposta di tregua, che include un cessate il fuoco aereo e marittimo. È atteso anche il rinnovo degli aiuti militari provenienti dagli Stati Uniti.
In aggiunta ai termini di cessate il fuoco, l’Ucraina è “pronta a firmare l’accordo sulle terre rare”, come riportato dal Guardian. Questo di fatto potrebbe segnare un passo significativo verso la cooperazione economica e strategica, fondamentale per uscire dall’attuale situazione di conflitto.
Zelensky ha espresso anche la sua gratitudine nei confronti dell’Europa, riconoscendo il supporto ricevuto in termini di difesa. “Nuovi pacchetti di difesa, difesa aerea rafforzata e ancora più investimenti nella nostra industria della difesa”, ha dichiarato. Il presidente ha evidenziato come i paesi europei abbiano intrapreso decisioni decisive nelle ultime settimane per potenziare il sostegno all’Ucraina, sottolineando che “posizioni forti in prima linea e una diplomazia forte devono lavorare insieme per raggiungere una pace giusta e duratura.”
Nel contesto di questi sviluppi, il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha descritto la proposta di Zelensky come “promettente”, ma ha insistito sull’importanza di “concessioni” territoriali da parte di entrambe le parti. “La cosa più importante è che l’Ucraina sia pronta a fare cose difficili”, ha dichiarato Rubio, spiegando che anche la Russia dovrà compiere simili passi difficili per giungere alla fine del conflitto.
Tuttavia, Rubio ha avvertito che “sarà molto difficile per l’Ucraina costringere i russi a tornare al punto in cui erano nel 2014 in un periodo di tempo ragionevole.” Questo evidenzia la complessità della situazione e la delicata traiettoria verso un possibile accordo di pace.
Con le tensioni che continuano ad essere palpabili all’interno della regione, l’esito di questi colloqui a Riad potrebbe avere ripercussioni significative tanto per l’Ucraina quanto per la Russia, e potrebbe tracciare un nuovo corso nella geopolitica internazionale. L’attenzione rimane alta in attesa di sviluppi futuri, mentre la comunità globale osserva da vicino i prossimi passi in questa dinamica complessa.