Scandalo a Napoli: mediatori di morte in cambio di soldi | Ecco come un sistema corrotto ha ingannato l’intera cittĂ !

Napoli, un’inchiesta sconvolgente: tangenti tra medici e imprenditori funebri per false certificazioni

NAPOLI – Un’importante operazione della magistratura partenopea ha portato alla luce un’ampia rete criminale, composta da medici, imprenditori funebri e impiegati del Comune, coinvolti in un intricato sistema di corruzione e frode ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. In tutto, circa 70 persone sono state destinatarie di misure cautelari, con 19 arrestati in carcere e 51 posti agli arresti domiciliari.

I reati contestati e i soggetti coinvolti

Le indagini hanno accertato la presenza di un’associazione a delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, alla corruzione e alla truffa aggravata. Medici dell’ASL Napoli 1, titolari di imprese funebri e dipendenti pubblici sono stati catalogati come membri di una rete ben organizzata, in cui ogni attore ricopriva un ruolo ben definito. Il modus operandi prevedeva un vincolo di collaborazione duraturo nel tempo, facilitando l’emissione di false certificazioni di morte e invaliditĂ .

Il meccanismo della frode

Il sistema di frode era piuttosto articolato: a fronte di un pagamento, venivano rilasciati certificati necroscopici in cui si attestava falsamente che il decesso fosse avvenuto presso il domicilio del defunto. In realtà, la documentazione era redatta direttamente negli uffici del Distretto Sanitario 24 da un medico legale, previo pagamento, e successivamente fornita agli impresari funebri, che la utilizzavano per avviare rapidamente le pratiche funerarie—spesso senza rispettare le normative vigenti e senza le dovute autorizzazioni da parte dei congiunti del defunto.

La complicitaĚ€ all’interno del Comune

Le indagini hanno anche fatto emergere la complicitĂ  di dipendenti comunali, che, in cambio di tangenti, violavano sistematicamente le normative. Questi funzionari avrebbero rilasciato autorizzazioni irregolari e avrebbero persino informato gli imprenditori funebri circa le indagini in corso a loro carico, consentendo così la reiterazione di comportamenti illeciti e l’inquinamento delle prove.

In aggiunta, sono stati scoperti casi di false certificazioni mediche per l’ottenimento di contrassegni per il parcheggio riservati a disabili, destinati però a persone senza problemi di deambulazione.

Il ruolo dei medici indagati

Fra le accuse riveste particolare gravità il comportamento di cinque medici, ai quali è stata contestata anche la truffa aggravata per essersi assentati ingiustificatamente dal posto di lavoro, attestando falsamente la propria presenza in servizio. Questo aspetto evidenzia non solo la corruzione, ma una vera e propria ingerenza nella pubblica amministrazione, a scapito della dignità e della lega.

Il futuro della giustizia a Napoli

Questa inchiesta segna un punto di svolta nella lotta contro la corruzione e la malavita organizzata nella cittĂ  partenopea. Le autoritĂ  continuano a lavorare per sgominare queste reti criminali, assicurando che la giustizia possa prevalere. Resta da vedere come si evolveranno le indagini e quali ulteriori misure verranno adottate per garantire legalitĂ  e trasparenza in questi ambiti.