Palermo: La verità scomoda dietro l’assenza di dati sulla sicurezza in via Roma | L’amministrazione sta ignorando il pericolo per pedoni e ciclisti?

Critiche alla Sicurezza Stradale di Via Roma: La Consigliera Di Gangi Chiede Azioni Immediati

Palermo, 13 marzo 2025 – La sicurezza di pedoni e ciclisti in Via Roma sta sollevando preoccupazioni crescenti, mentre il tempo scorre senza che siano state prese decisioni concrete. In un’accesa dichiarazione, la consigliera comunale del Partito Democratico, Mariangela Di Gangi, ha messo in luce l’immobilismo e il disinteresse da parte dell’amministrazione comunale.

La Di Gangi ha sottolineato che, nonostante la presenza di due assessori competenti, uno per il Traffico e l’altro per la Mobilità, l’amministrazione è rimasta ferma al "punto zero" per quanto riguarda un piano di sicurezza per la via principale della città. "Non esiste ancora un piano, ma solo un contratto di consulenza con una ditta esterna per avviare uno studio," ha dichiarato, evidenziando l’inefficienza dell’ente locale nell’affrontare la questione.

La consigliera ha anche denunciato la mancanza di trasparenza in merito agli incidenti stradali in quella zona. "Ho richiesto dati riguardanti gli incidenti, ma non ho ricevuto alcuna risposta. È lecito chiedersi se questi dati esistano o se si preferisca non divulgarli," ha lamentato. Un interrogativo cruciale, che rimanda alla scarsa chiarezza dell’amministrazione riguardo alla sicurezza dei cittadini.

Di Gangi ha messo in evidenza l’impressione che l’amministrazione stia operando con un obiettivo ben definito: “penalizzare le biciclette e la mobilità dolce.” Ha fatto riferimento a pochi interventi tempestivi, come l’introduzione di un limite di velocità ridicolo per i ciclisti in via Maqueda, a fronte di un’inerzia nei confronti della protezione di pedoni e ciclisti in Via Roma.

Dopo aver sollevato preoccupazioni per la potenziale avventatezza di tale gestione, la consigliera ha concluso con un appello urgente all’amministrazione: “Non possiamo aspettare oltre e dobbiamo attivare subito la zona 30 km/h, già richiesta più volte.” Ha chiarito che questa misura non richiede dettagliate ricerche scientifiche, ma è piuttosto un atto di responsabilità e buon senso.

Mentre la discussione pubblica si intensifica e le richieste di un’azione concreta si moltiplicano, l’amministrazione di Palermo si trova di fronte a un bivio: investire nella sicurezza dei cittadini o continuare a rimandare una questione che potrebbe, tragicamente, diventare una priorità solo dopo una tragedia.