25mila in piazza per un’Europa unita | Ma perché così tanti rischiano di restare esclusi?

In 25mila a Piazza del Popolo per l’Europa Unita

ROMA – Sabato 15 marzo 2025, la storica Piazza del Popolo si è vestita di blu, il colore dell’Unione Europea, per ospitare l’evento "Tutte le città, una piazza per l’Europa", un’iniziativa promossa dal giornalista Michele Serra. Circa 25.000 persone, secondo le stime del presentatore Claudio Bisio, sono accorse per chiedere un’Europa più unita e solidale.

La manifestazione ha visto una straordinaria partecipazione, che avrebbe potuto essere ancora più significativa se non fosse stata limitata da misure di sicurezza. Infatti, dopo poco più di un’ora dall’inizio, i varchi sono stati chiusi per evitare affollamenti eccessivi, lasciando molti al di fuori della piazza.

Un mare di bandiere ha colorato la manifestazione: bande blu dell’Unione Europea, bandiere della pace, dell’Ucraina e della Georgia hanno sventolato, mentre la presenza della bandiera palestinese rappresentava un simbolo silenzioso, poco menzionato durante l’intera manifestazione. Vietati, invece, i simboli di partito, come richiesto dagli organizzatori.

I rappresentanti politici non sono mancati: tutti i leader dell’opposizione, con l’eccezione del Movimento 5 Stelle, erano presenti tra le varie personalità. Ely Schlein, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni e Paolo Bonelli hanno dato il loro supporto a una causa che ha trovato grande eco fra le persone in piazza. Tra gli esponenti sindacali spiccavano i segretari delle principali sigle confederali, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Tuttavia, la loro presenza si è limitata ai margini del palco.

Il vero protagonismo, invece, è stato assunto dal mondo della cultura e dello spettacolo. Dopo il caloroso intervento iniziale di Michele Serra, si sono alternati sul palco nomi noti come il cantautore Roberto Vecchioni, lo scrittore Antonio Scurati, il regista Paolo Virzì e il grande Maurizio De Giovanni. Da non perdere sono stati anche i video messaggi di Luciana Littizzetto e Jovanotti, con intermezzi musicali come l’immortale “Crueza de ma” di Fabrizio De André, eseguita da Maurizio Pagani.

La manifestazione non è solo stata un forte segnale per il rilancio dell’idea di Europa, ma ha rappresentato anche un momento di riflessione sull’importanza di unire le voci, la cultura e la società per affrontare le sfide attuali. In un’epoca di frammentazione e divisione, l’unità in Piazza del Popolo ha risuonato forte e chiara, evidenziando il desiderio collettivo di un futuro europeo condiviso e solidale.