
Gelmini contro la manifestazione per l’Europa: “Piena di contraddizioni”
ROMA – La senatrice Mariastella Gelmini, esponente di Noi Moderati-Centro Popolare, ha lanciato una critica incisiva contro la manifestazione “Una piazza per l’Europa” che si è tenuta a Roma. “Al di là dei buoni e rispettabili propositi, è una piazza piena di contraddizioni”, ha affermato Gelmini, evidenziando la necessità di un cambiamento di approccio nel dibattito europeo.
Nella sua analisi, la senatrice ha sottolineato l’importanza di scelte chiare e nette in un’epoca caratterizzata da ambiguità. “Si può essere europeisti in molti modi, ma se non vogliamo che l’Europa sia solo un’espressione geografica, occorre ribadire che è stato ed è giusto aiutare l’Ucraina con strumenti militari”. Gelmini ha anche enfatizzato la necessità di costruire le basi di una difesa europea, un principio recentemente stabilito dalla Commissione Europea.
“Basterebbero questi due capisaldi a mettere in difficoltà i manifestanti di oggi”, ha observato Gelmini, puntualizzando che la discussione attuale su questi temi è contraddittoria e spesso confusa. L’aspirazione a un’Europa unita e alla pace è condivisibile, ma, secondo la senatrice, “oltre ai buoni propositi servono le azioni concrete”.
Un aspetto significativo del suo intervento riguarda l’inclusione e l’identità europea. “Chi oggi ha scelto di non partecipare a quel corteo non è meno europeista di chi sfilerà” ha dichiarato, evidenziando che l’Europa, l’Occidente e le democrazie sono attualmente sotto attacco.
Gelmini ha concluso il suo intervento avvertendo che la manifestazione di oggi, pur nella sua intenzione, rischia di creare divisioni nell’opinione pubblica e potrebbe inadvertitamente avvantaggiare coloro che minano i valori delle democrazie liberali e del diritto internazionale. “La piazza di oggi rafforza un solco nell’opinione pubblica, divide il ‘fronte interno’”, ha ammonito.
Con queste parole, la senatrice ha sollevato domande cruciali sul futuro dell’Europa e sulla necessità di azioni decisive per affrontare le sfide attuali, invitando a riflettere sulla reale efficacia delle manifestazioni di piazza in un contesto geopolitico così complesso.