
Roma – La recente morte di Gene Hackman e della moglie Betsy Arakawa, avvenuta il 26 febbraio, ha riaperto le porte a un turbinio di notizie e polemiche riguardanti l’eredità dell’acclamato attore. Secondo quanto riportato da Tmz, nel testamento di Hackman, la cui fortuna è stimata in circa 80 milioni di dollari, l’unica erede designata sarebbe proprio la moglie, risultando esclusi i tre figli avuti dalla sua ex consorte Faye Maltese. Questo aspetto ha attirato l’attenzione dei media e suscitato sconcerto tra i fan.
Il testamento, redatto nel 1995 e aggiornato nel 2005, non fa menzione dei figli, il che ha sollevato interrogativi sulla volontà dell’attore e sulla sua relazione con la famiglia. Con la scomparsa di entrambi i coniugi, la situazione ha inevitabilmente assunto toni più complessi. Betsy Arakawa, infatti, aveva previsto che nel caso in cui entrambi fossero deceduti a breve distanza l’uno dall’altro, il suo patrimonio sarebbe stato destinato a un fondo fiduciario e successivamente devoluto in beneficenza, dopo aver coperto eventuali debiti medici.
Le tensioni familiari non tardano a emergere: Chris, il figlio più grande di Hackman, ha assunto l’avvocato fiduciario Andrew M. Katzenstein, con l’intento di impugnare il testamento. Questa mossa ha portato a speculazioni su possibili conflitti familiari e sul vero ruolo dei figli nella vita dell’attore, considerato uno dei più grandi del cinema americano.
Il caso ha riacceso l’interesse del pubblico per la vita di Hackman, figura leggendaria di Hollywood, e ha sollevato interrogativi su come le decisioni patrimoniali possano influenzare le dinamiche familiari. In un momento già tragico per la perdita di due figure così iconiche, le dispute per l’eredità sono destinate a diventare un ulteriore capitolo di una storia complessa e toccante. Mentre il processo per l’impugnazione del testamento avanza, la famiglia si troverà di fronte a sfide legali e personali che potrebbero segnare a lungo il loro rapporto.