
Piazza del Popolo stracolma per l’Europa, Schlein: “Riarmo? Oggi niente polemiche”
ROMA – Con un forte richiamo al sentimento europeo, è iniziata questa mattina in piazza del Popolo la manifestazione ‘Tante città, una piazza per l’Europa’. Il famoso inno di Beethoven, l’Inno alla Gioia, suonato da un’orchestra di archi e violini, ha dato il via a un evento che ha richiamato migliaia di cittadini, uniti in un unico obiettivo: chiedere una risposta compatta dell’Unione europea di fronte alle crescenti tensioni internazionali, tra cui il conflitto in Ucraina.
“Diamoci una mossa”, ha esortato il giornalista Michele Serra, anima di questa iniziativa, “altrimenti l’unica bandiera che ci resta da sventolare sarà la carta di credito”. La sua critica al crescente senso di impotenza è stata accolta da un caloroso applauso da parte della folla, in un contesto in cui si è sottolineata l’importanza di pace e libertà, temi tanto cari ai partecipanti.
Per affrontare l’afflusso di persone, gli organizzatori hanno dovuto chiudere gli accessi alla piazza, ma hanno allestito un maxi schermo alla Terrazza del Pincio per permettere a chi non è riuscito ad entrare di seguire l’evento in diretta. Una grande distesa blu e arcobaleno ha sostituito ogni bandiera di partito, e a sventolare erano solo le bandiere dell’Unione europea e della pace, a simboleggiare l’intenzione di unire, piuttosto che dividere.
Presenza politica e culturale
La manifestazione ha visto la partecipazione di numerose personalità politiche, ma nessun rappresentante della maggioranza né del Movimento 5 Stelle. Presenti invece esponenti del Partito Democratico, di Azione, Italia Viva e +Europa, con la segretaria del PD, Elly Schlein, accolte da un energico applauso al suo arrivo.
Anche il mondo della cultura è stato ampiamente rappresentato. Tra gli interventi spiccano quelli del cantautore Roberto Vecchioni e dello scrittore Antonio Scurati, che hanno richiamato l’importanza di una visione chiara su temi come la pace e il rispetto per i diritti umani. “Dobbiamo distinguere tra pace e pacifisti,” ha affermato Vecchioni, sottolineando che non si può accettare una pace a qualsiasi prezzo.
Scurati ha aggiunto: “Noi ripudiamo la guerra, ma ripudiare la guerra non significa essere inermi”, facendo un forte richiamo alla necessità di combattere per la democrazia e i diritti fondamentali.
Parole di unità: Schlein sulla questione del riarmo
A chiudere questo importante incontro è stata appunto Elly Schlein, che ha posto l’accento sulla volontà di “non polemizzare oggi. Ci godiamo questa bella manifestazione. Siamo tutti qui per un’Europa federale.” Un messaggio chiaro in un momento di divergenze politiche interne, nei quali il tema del riarmo ha sollevato opinioni contrastanti.
Con tali dichiarazioni e lo spirito di unione evidenziato, si è conclusa una giornata di forte impegno civico, lasciando un segno di speranza e voglia di cambiamento tra i partecipanti.