53 VITTIME NEL BOMBARDAMENTO AEREO IN YEMEN | La verità dietro le accuse di crimine di guerra delle autorità yemenite!

Yemen: Sale a 53 il Bilancio delle Vittime del Bombardamento Statunitense

ROMA – Sono ora 53 le vittime accertate a seguito di una serie di bombardamenti aerei condotti dagli Stati Uniti sul territorio yemenita, con un triste bilancio che include anche cinque bambini. Le operazioni militari, iniziate sabato scorso, hanno colpito varie località, tra cui la città costiera di Hodeidah, Saada e la capitale Sana’a.

Gli attacchi statunitensi, iniziati nel contesto di un’operazione militare più ampia, hanno preso di mira zone controllate da Ansarallah, il movimento politico-militare noto come "houthi". Nonostante le affermazioni di Washington di aver colpito unicamente infrastrutture militari, comprese basi aeree e depositi di armi, le autorità yemenite segnalano danni devastanti anche a strutture civili, tra cui un ospedale oncologico a Saada.

Il governatore di Saada, Muhammad Awad, ha descritto i danni alle strutture sanitarie come “estesi”, e la crescente violenza ha suscitato preoccupazioni a livello internazionale.

I raid aerei sono stati giustificati dalla Casa Bianca con l’intenzione di stoppare gli attacchi dei droni yemeniti contro le navi commerciali nel Mar Rosso, che includono anche imbarcazioni legate a Israele. Secondo le autorità statunitensi, questi bombardamenti sono una risposta alla destabilizzazione della regione, presumibilmente orchestrata da Ansarallah per conto dell’Iran.

Tuttavia, l’ufficio politico di Ansarallah ha condannato fermamente le azioni statunitensi, definendole “un palese atto di aggressione”. In una nota, hanno affermato che i bombardamenti equivalgono a crimini di guerra, e hanno ribadito il loro impegno di sostenere la popolazione palestinese, promettendo che le operazioni contro le navi israeliane continueranno finché non verrà interrotto l’assedio su Gaza.

La situazione in Yemen continua ad evolversi, con gravi implicazioni umanitarie. La protezione dei civili e delle strutture sanitarie deve rimanere una priorità fondamentale in questi conflitti, che colpiscono indiscriminatamente la popolazione vulnerabile. Con il bilancio delle vittime in aumento e le tensioni in crescita, la comunità internazionale è chiamata a reagire e cercare di fermare questa spirale di violenza.

Questi eventi recenti sollevano interrogativi cruciali sulla responsabilità degli attori internazionali in conflitti così complessi, evidenziando l’urgenza di una soluzione diplomatica per raggiungere la pace e la stabilità in Yemen e nella regione.