
Cna propone 100 semplificazioni burocratiche per le piccole imprese
ROMA – La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) ha presentato oggi un ambizioso pacchetto di 100 proposte di semplificazioni burocratiche durante il VI Rapporto dell’Osservatorio Cna Burocrazia, svoltosi nella capitale. Alla presentazione erano presenti figure di spicco, tra cui il giudice emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese, e il presidente nazionale della Cna, Dario Costantini. Dal canto suo, il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha inviato un videomessaggio di supporto.
La semplificazione come chiave per la crescita
"È la principale riforma che serve al Paese", ha dichiarato Costantini, sottolineando l’importanza di un’azione decisiva per migliorare la competitività e la produttività delle piccole imprese italiane. Nonostante i progressi compiuti nel tempo, la burocrazia continua a rappresentare una "foresta pietrificata" che ostacola il dinamismo imprenditoriale, afferma la Cna nel suo rapporto. Le proposte presentate non solo identificano le problematiche esistenti, ma forniscono soluzioni operative senza compromettere la tutela dei diritti e il livello di controllo.
Il Centro studi della Cna ha stimato che l’implementazione di queste 100 proposte possa drasticamente ridurre le ore dedicate alle pratiche burocratiche, passando da 313 a 263 ore all’anno. Ciò comporterebbe un risparmio netto di quasi 1.500 euro per ogni impresa e un abbattimento complessivo dei costi burocratici, stimato in 7 miliardi di euro. Questo è un onere gravoso per un sistema che già conta oltre 43 miliardi di costi annuali legati alla burocrazia.
Una riforma a costo zero per lo Stato
Uno dei punti chiave del pacchetto proposto è che queste modifiche non comportano oneri per le finanze statali. "Le 100 proposte non solo snelliscono il lavoro della Pubblica amministrazione, ma migliorano anche l’efficienza dell’intero sistema economico", ha aggiunto Costantini. Con la semplicità amministrativa come obiettivo centrale, la Cna si propone di semplificare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione per garantire maggiore trasparenza e efficacia nel sistema burocratico.
Esempi di semplificazioni significative
Tra le molteplici semplificazioni suggerite ci sono esempi che illustrano chiaramente il potenziale impatto positivo su vari settori. Per esempio, la classificazione chiara del rifiuto tessile potrebbe portare a 430.000 euro di risparmi annui in un distretto di piccole imprese, rendendo più facile il riciclo degli scarti. Analogamente, il processo di autorizzazione per le insegne di esercizio, attualmente complesso e costoso, potrebbe essere semplificato permettendo una segnalazione certificata di inizio attività (Scia) al Suap, riducendo i tempi di attesa a pochi giorni.
Un altro esempio significativo è l’idea di un unico registro per i fornitori accreditati, che potrebbe ridurre i costi di registrazione del 70% per le piccole imprese coinvolte nei mercati degli appalti.
Conclusione: un futuro più semplice per le piccole imprese italiane
Con l’attuazione delle proposte presentate, la Cna stima di affrontare le sfide burocratiche che attanagliano il panorama imprenditoriale italiano. "La semplificazione è un motore che non si deve mai arrestare", ha concluso Costantini, rappresentando un’opportunità fondamentale per rilanciare il sistema economico del Paese e dare nuova linfa vitale alle piccole imprese. Ora spetta ai decisori politici raccogliere questa sfida e attuare le necessarie riforme per un’Italia più competitiva e dinamica.