
Eddie Jordan, iconico team principal della Formula 1, è morto all’età di 76 anni
ROMA – Il mondo della Formula 1 è in lutto per la scomparsa di Eddie Jordan, ex proprietario dell’omonima scuderia, deceduto questa mattina a Città del Capo a causa di un cancro alla prostata. La triste notizia è stata comunicata dalla famiglia, che ha dichiarato: “È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Eddie. È mancato serenamente, circondato dalla famiglia, nelle prime ore del 20 marzo.”
Jordan sarà ricordato non solo per la sua scuderia, che debuttò nel 1991, ma anche per il suo carattere eclettico e per l’impronta indelebile lasciata nel circus della F1. Durante i suoi 15 anni di attività, la scuderia Jordan ottenne quattro vittorie nei Gran Premi e lottò per il campionato piloti nel 1999, prima di affrontare un declino che portò alla vendita del team nel 2005.
Un personaggio poliedrico, Eddie Jordan ha saputo reinventarsi dopo il ritiro dal motorsport, diventando opinionista per importanti emittenti come la BBC Sport e Channel 4. La sua personalità vivace e le sue opinioni schiette lo hanno reso una figura amata tanto quanto discussa nel mondo del motorsport.
Tra i tanti piloti che hanno avuto l’onore di guidare le monoposto della scuderia Jordan, spiccano nomi illustri come Michael Schumacher e Damon Hill, entrambi futuri campioni del mondo. La sua capacità di scoprire talenti e il suo approccio innovativo hanno contribuito a scrivere pagine importanti della storia della Formula 1.
L’addio di Eddie Jordan segna la fine di un’era e lascia un vuoto nel cuore di chi ha amato questo sport. La sua eredità continua a vivere, non solo attraverso i successi della sua scuderia, ma anche nei ricordi che ha lasciato negli appassionati e nei colleghi.