Palermo scossa da Vampe di San Giuseppe | La festa si trasforma in guerriglia urbana e l’amministrazione deve rispondere!

Scena di Guerriglia a Palermo: La Consigliera Calabrese Chiede Riforme per le Vampe di San Giuseppe

Negli ultimi giorni, Palermo ha assistito a una serie di eventi drammatici e disturbanti durante le celebrazioni delle "Vampe di San Giuseppe". Le scene che si sono verificate, descritte dalla consigliera di circoscrizione Tiziana Calabrese, lasciano più di un segno preoccupante sull’immagine della città e sulla sicurezza dei suoi cittadini.

«Quello a cui abbiamo assistito nelle ultime 48 ore in diversi quartieri relativamente alle ‘Vampe di San Giuseppe’, fa compiere alla nostra città pericolosi passi indietro», ha affermato Calabrese, intervenendo a seguito di atti di vandalismo e comportamenti incivili che hanno offuscato le celebrazioni tradizionali. La consigliera non ha esitato a esprimere la sua solidarietà «al personale dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine» che ha lavorato incessantemente per garantire la sicurezza pubblica.

La consulente del Partito Democratico ha evidenziato la necessità di una risposta chiara e decisa da parte dell’Amministrazione comunale in merito a quanto accaduto. «Non possiamo permettere che taluni continuino a usare il 19 marzo come teatro dell’anti cultura e dell’inciviltà», ha sottolineato, chiedendo un cambio di rotta nelle strategie di celebrazione delle tradizioni locali.

Proponendo un approccio proattivo, Calabrese ha suggerito l’«individuazione di precisi luoghi del territorio dove poter celebrare la "Vampa" in totale sicurezza». La consigliera ha auspicato una maggiore inclusione delle scuole, delle famiglie, delle parrocchie e dei comitati di quartiere, sottolineando l’importanza di attivare una «organizzazione e uno studio comune della celebrazione». Solo con una pianificazione adeguata, afferma, sarà possibile restituire alla Vampa il suo «reale valore popolare e religioso».

In questo contesto, la consigliera Calabrese ha rimarcato il potenziale del rito di accrescere la promozione sia del territorio che della tradizione, auspicando che simili eventi possano riprendere il loro significato originale, lontano da scene di inciviltà e disordini. La richiesta di un intervento dell’ente locale è quindi non solo un grido d’allerta, ma anche un invito a riflettere su come le tradizioni possano essere celebrate in modo rispettoso e sicuro per tutti.