
Unicef in Prima Linea per Sostenere i Bambini nel Mondo
NAPOLI – La missione dell’Unicef è chiara e invocativa: prendersi cura dei bambini in un mondo complesso. Questo messaggio è stato ribadito con forza da Paolo Rozera, direttore generale dell’Unicef Italia, durante il Cnpr forum intitolato “Costruire speranza: Unicef in prima linea per un mondo a misura di bambino”, svoltosi a Napoli. “Nessun bambino sceglie dove nascere”, ha dichiarato Rozera, sottolineando l’importanza di proteggere tutti i bambini, dai contesti più disagiati a quelli più sviluppati, come l’Italia, dove molteplici piccole vite affrontano situazioni difficili.
L’Infanzia in Situazione Critica
La crisi attuale dell’infanzia è particolarmente preoccupante. David Santodonato, presidente del Comitato di Roma per l’Unicef, ha evidenziato la gravità del momento: “Quando scoppiano guerre, i bambini sono quelli che pagano il prezzo più alto”. La pandemia ha ulteriormente aggravato una situazione già compromessa, e i conflitti recenti hanno costretto migliaia di ragazzi ad abbandonare le loro case. Santodonato ha messo in evidenza che senza risorse adeguate, molti bambini non ricevono le cure necessarie, con conseguenze devastanti per la loro sopravvivenza.
Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, ha tracciato un quadro allarmante. “Oggi 500 milioni di bambini vivono in zone di guerra”, affermando che le attuali generazioni di bambini stanno vivendo la peggiore era mai registrata. Le guerre, le carestie e le crisi ambientali si intrecciano, creando un circolo vizioso di emergenze che colpiscono in modo sproporzionato i più giovani.
La Necessità di Un Impegno Sostenibile
Carlo Maiorca, ex manager e volontario dell’Unicef, ha richiamato l’attenzione sulle zone di conflitto, dove le necessità basilari per i bambini sono negate. “Dobbiamo pensare a chi è meno fortunato e impegnarci ad aiutare”, ha esortato, sottolineando anche i problemi che colpiscono i giovani in Italia, dove si è registrata un’escalation di violenza giovanile post-pandemia.
Durante il dibattito, Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili, ha condiviso la sua visione sull’importanza dell’Unicef come agenzia fondamentale. “Le risorse dell’Unicef sono impiegate in attività di altissimo valore sociale” e senza il loro impegno, il numero di vittime nei conflitti sarebbe drammaticamente più alto.
Riflessione Finale
La sessione si è conclusa con un invito alla solidarietà collettiva. Per chi volesse contribuire a questa causa cruciale, è possibile contattare il Comitato di Roma per l’Unicef o effettuare donazioni. In un periodo di discussione sull’efficacia delle organizzazioni internazionali, è chiaro che sostenere l’Unicef è un passo fondamentale per garantire un futuro migliore ai nostri bambini, un patrimonio che va preservato e valorizzato.