
Alla Camera dei Deputati si parla di âFamiliaâ, mentre Monteverde affronta una nuova tragedia di violenza istituzionale
ROMA â Il film âFamiliaâ di Francesco Costabile, presentato di recente alla Camera dei Deputati, ha suscitato un acceso dibattito sullâingiustizia della violenza istituzionale. âUn film necessarioâ, âun documento antropologicoâ, sono alcune delle definizioni che hanno accolto questa pellicola realizzata da Medusa, incentrata sulla storia di Licia, una madre che, dopo aver denunciato violenze subite, si ritrova a perdere i propri figli, strappati alla sua custodia e avviati in una casa famiglia. Lâincontro, che ha visto la partecipazione di parlamentari, associazioni e giornalisti, ha messo in luce le complessitĂ e le contraddizioni del sistema sociale e legale italiano.
Il regista Costabile ha ricordato che ânel 2008 non c’era ancora il riconoscimento della violenza assistita e dello stalkingâ. La vicenda di Licia, che inizia con una segnalazione della scuola, segna lâinizio di un lungo viaggio di sfiducia verso le istituzioni e delle sue difficoltĂ ad ottenere giustizia. Un dramma che culmina con un tragico epilogo: suo figlio Luigi, oppresso da anni di maltrattamenti, arriverĂ a uccidere il padre violento, venendo condannato a 12 anni di carcere, ridotti poi a 9.
A pochi giorni dalla proiezione del film, il quartiere di Monteverde Ăš nuovamente scosso da un episodio simile: i servizi sociali, per ordine del Tribunale di Roma, sono costretti a portare via una bambina dalla madre, che ha denunciato lâex compagno per violenza. âE poi mi dicono che le cose sono cambiateâ, ha commentato amareggiato Costabile, quando ha appreso del nuovo caso. Questa tragica coincidenza mette in evidenza come, a distanza di anni, le problematiche legate alla protezione dei minori continuino a essere attuali e irrisolte.
Il dibattito Ăš stato moderato dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari, e dalla presidente di Maison Antigone, Michela Nacca, che ha sottolineato lâimportanza di unâinchiesta avviata anni fa sullâargomento della violenza istituzionale. Nacca ha ringraziato vari movimenti attivi come Femminicidio in Vita, Movimentiamoci Vicenza e Maternamente, che hanno sostenuto la causa delle madri in difficoltĂ . âAbbiamo mamme come Licia che nel 2017 hanno dato vita a un grande movimento contro la violenza istituzionaleâ, ha affermato Nacca, evidenziando la necessitĂ di affrontare questo tema con maggiore urgenza.
Anche Imma Cusmai, presidente di Femminicidio in Vita, ha raccontato la sua personale esperienza di violenza istituzionale: âLo strappo dei figli Ăš come se ti strappano il cuoreâ. Ha raccontato di come sua figlia, dopo averla cercata a Malta, sia stata ripresa a causa di una decisione giudiziaria che lâha collocata nuovamente dal padre, sollevando interrogativi dolorosi su come le istituzioni gestiscono questi casi delicati.
âQuesto Ăš un film necessarioâ, ha dichiarato Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa Film, sottolineando la rilevanza attuale della pellicola. La denuncia della violenza istituzionale appare quindi non solo un tema di discussione politica, ma un appello alla societĂ affinchĂ© venga fatta giustizia per le donne e i bambini coinvolti.
La pedagogista Raffaella Bocci ha lasciato con unâinterrogativo alla platea: âAi bambini, come ai due figli di Licia, chi ridarĂ quel tempo?â. Una domanda che mette in luce lâimpatto duraturo delle esperienze traumatiche sui minori, e che continua a richiedere risposte concrete e azioni efficaci.