
Vito Er Motosega: il ritorno tra polemiche e challenge bizzarre
ROMA – Il ritorno sui social di Vito Loiacono, noto come “Vito Er Motosega”, desta facili polemiche e un acceso dibattito tra i suoi follower. L’influencer, a lungo lontano dalla ribalta dopo un tragico episodio, è tornato a mostrarsi con contenuti controversi. Dopo l’incidente di Casal Palocco, nel quale un bambino di cinque anni, Manuel, ha perso la vita travolto da una Lamborghini, l’immagine di Loiacono è destinata a rimanere legata a quella tragedia. Sebbene non sia mai stato accusato di nulla, il suo ritorno alla ribalta solleva interrogativi sulla opportunità di riprendere le sue attività social.
Quali sono le nuove “imprese” di Vito? Attualmente, l’influencer ha deciso di cimentarsi in sfide alquanto bizzarre, come mangiare cibo per gatti, accompagnato da reazioni plateali di disgusto. Questi video vengono postati su un nuovo canale chiamato “Game House”, con un team di gestione fresco di formazione, la “What The Factory”, che pare ispirarsi al noto format di “The Jackass”.
Tuttavia, i risultati del suo rientro non sono esattamente entusiasti. I commenti sotto i suoi video oscillano tra sarcasmo e aperta critica. Molti utenti si sono chiesti se non sarebbe stato meglio per lui restare lontano dai riflettori, esprimendo preoccupazioni per la sua condotta al volante: “No, fermo, non guidare, che l’ultima volta non è andata tanto bene”, si legge in un commento.
In effetti, la scelta di ritornare proprio con contenuti che evocano la sua passata notorietà non è senza rischi. Un utente ha addirittura notato l’“inquietante somiglianza” delle sue recenti azioni con il passato, chiedendosi se si trovi nella casa dei “The Borderline”. Un richiamo che evidenzia quanto il pubblico rimanga scottato dalla sua vicenda.
La questione in gioco è complessa: come si possono coniugare la ricerca di viralità e il rispetto per le tragedie altrui? Vito Loiacono continua a cavalcare l’onda dell’intrattenimento, ma il suo passato torna a far capolino, mettendo in discussione non solo il suo operato, ma anche la cultura dei social media oggi e le sue responsabilità etiche.
In conclusione, il suo ritorno non è solo un ritrovato spazio negli algoritmi, ma un campanello d’allarme su come la società gestisce il confine tra celebrazione e oblio, tra intrattenimento e umanità. Sarà interessante vedere come la storia di “Vito Er Motosega” continuerà a svilupparsi nei mesi a venire, e se il pubblico deciderà di seguirlo in questo nuovo percorso o se manterrà un giusto scetticismo.