Una condanna inaspettata per la maestra e l’investitrice | La sentenza che sfida la narrazione di una tragedia fatale!

Confermate le condanne in Appello per la maestra e l’investitrice nel caso di Lavinia Montebove

ROMA – La Corte di Appello di Roma ha emesso oggi una sentenza che conferma le condanne già inflitte in primo grado a Francesca Rocca, maestra dell’asilo, e Chiara Colonnelli, l’investitrice coinvolta nel tragico incidente che ha colpito Lavinia Montebove, una bambina di appena 18 mesi. Per la maestra sono stati disposti due anni e sei mesi di reclusione, mentre per l’investitrice è stata imposta una pena di un anno, sospesa.

Il dramma di Lavinia si è consumato ad agosto 2018, quando la piccola è stata investita nel parcheggio della struttura educativa che frequentava a Velletri. L’incidente ha avuto conseguenze devastanti, lasciando la bambina in uno stato vegetativo cronico, un destino che ha segnato profondamente la vita della famiglia Montebove.

"NON UNA TRAGICA FATALITÀ, SENTENZA CHE FA GIUSTIZIA"

Soddisfazione per la sentenza è stata espressa da Massimo Montebove, il padre di Lavinia, che ha commentato: “È una sentenza che ci aspettavamo e che fa giustizia”. Secondo il genitore, la decisione dei giudici ha confermato le responsabilità chiaramente identificate nel primo grado di giudizio, smentendo la difesa che aveva cercato di presentare l’incidente come una semplice “tragica fatalità”.

Il padre ha evidenziato le gravi mancanze della maestra, accusata di lesioni gravi, omessa vigilanza e abbandono di minore per aver lasciato gli altri bambini senza sorveglianza durante il trasporto di Lavinia in ospedale. Anche l’investitrice ha ricevuto una condanna per le sue responsabilità legate all’incidente.

“UNA SENTENZA CHE NON CI RESTITUIRÀ NOSTRA FIGLIA”

Nonostante il verdetto, Massimo Montebove ha riconosciuto che “è una sentenza che non ci ridarà nostra figlia sana”. Tuttavia, ha aggiunto che questa decisione potrebbe cospargere un velo di pace sulle infinite sofferenze che la famiglia ha dovuto affrontare negli anni. La questione, secondo le dichiarazioni del padre, potrebbe avere un ulteriore passo legale in Cassazione.

La sentenza della Corte di Appello rappresenta un passo significativo verso la giustizia per Lavinia, un caso che ha toccato le corde più sensibili della comunità e che rimane impresso nella mente di chi ha seguito la vicenda con angoscia e solidarietà.