Trump dichiara il “Giorno della liberazione” | Dazi permanenti che cambieranno tutto!

Donald Trump annuncia l’avvio dei dazi il 2 aprile: “Liberation Day” per gli Stati Uniti

In un’intervista rilasciata a NBC News, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato ufficialmente che non ci saranno ritardi né proroghe nell’introduzione dei dazi che, a partire dal 2 aprile, entreranno in vigore come parte della sua strategia commerciale. Trump ha descritto questa data come il suo “Giorno della liberazione”, sottolineando che le tariffe sono “assolutamente permanenti” e rappresentano una risposta a quello che ha definito un furto commerciale perpetrato nei confronti degli Stati Uniti negli ultimi quarant’anni.

Durante l’intervista, Trump ha espresso la sua determinazione a trattare con altri paesi, a condizione che questi siano disposti a offrire “qualcosa di grande valore”. Secondo il presidente, l’assenza di tali contropartite renderebbe superflue le negoziazioni: “I paesi hanno cose di grande valore, altrimenti non c’è spazio per negoziare”.

Un aumento dei prezzi delle automobili? Non è un problema per Trump

Una delle questioni sollevate riguarda l’impatto che questi dazi potrebbero avere sui prezzi delle automobili importate, che subiranno un incremento del 25%. Tuttavia, Trump ha minimizzato le preoccupazioni politiche ed economiche, affermando che “non me ne potrebbe importare di meno”; se i prezzi delle auto straniere dovessero aumentare, ritiene che gli americani si orienterebbero inevitabilmente verso l’acquisto di veicoli prodotti negli Stati Uniti.

Il presidente ha chiarito: “Il messaggio è congratulazioni, se produci la tua auto negli Stati Uniti guadagnerai un sacco di soldi”. Un incentivo quindi per le case automobilistiche a investire di più nel mercato interno.

Fiducia nel consigliere per la Sicurezza nazionale e attacchi alla stampa

Oltre ai dazi, l’intervista ha trattato temi più delicati, come il controverso “chat-gate” che ha coinvolto il suo consigliere per la Sicurezza nazionale, Mike Waltz. Nonostante le polemiche, Trump ha ribadito il suo supporto: “Non licenzio nessuno a causa di notizie false o di cacce alle streghe”. Ha lamentato la disinformazione che circola sui media e ha sostenuto che il suo mandato sta vivendo “i più grandi 100 giorni di presidenza nella storia del nostro paese”.

La Groenlandia: un obiettivo prioritario?

Infine, Trump ha toccato anche la questione della Groenlandia, dichiarando con sicurezza: “Otterremo la Groenlandia. Sì, al 100%”. Ha aggiunto che ci sono buone probabilità di raggiungere questo obiettivo senza ricorrere all’uso della forza militare, pur mantenendo aperta qualsiasi opzione. Queste affermazioni seguono tensioni diplomatiche recenti tra gli Stati Uniti e la Danimarca, richiamando l’attenzione sull’assertività della politica estera statunitense.

Con questi sviluppi, il presidente Trump continua a perseguire la sua agenda economica, mentre le reazioni internazionali e nazionali si fanno sempre più accentuate in previsione dell’attuazione dei dazi.