
Il turismo LGBTQ+: un investimento controverso secondo Vannacci
ROMA – La questione del finanziamento pubblico per il turismo LGBTQ+ in Emilia-Romagna ha suscitato una polemica accesa, alimentata dalle recenti dichiarazioni dell’europarlamentare della Lega, Roberto Vannacci. Un investimento di 116 mila euro per un programma volto a promuovere il turismo inclusivo è stato definito da Vannacci come “l’ultima follia” della regione.
Nel suo intervento sui social media, Vannacci ha messo in evidenza quello che considera uno spreco di risorse pubbliche in un momento in cui le imprese chiudono e le famiglie faticano ad arrivare a fine mese. L’europarlamentare ha puntualizzato: “Mentre il settore turistico ha bisogno di interventi concreti per rilanciarsi, la Regione Emilia-Romagna pensa bene di investire in certificazioni e webinar anziché destinare questi fondi agli operatori turistici in difficoltà, senza distinzioni ideologiche.”
Vannacci ha poi proseguito la sua critica, sostenendo che “Il turismo si incentiva con infrastrutture, promozione e abbattimento delle tasse, non con bollini arcobaleno!” L’europarlamentare ha ribadito che ogni turista dovrebbe essere accolto indipendentemente dal suo orientamento sessuale, suggerendo che non siano necessari fondi pubblici per affermare questo principio. “Mentre il settore alberghiero lotta contro il caro bollette, la sinistra preferisce finanziare operazioni ideologiche anziché dare risposte concrete,” ha aggiunto, manifestando la sua contrarietà al tipo di intervento proposto dalla regione.
Le affermazioni di Vannacci hanno sollevato un dibattito intenso sui social e tra i rappresentanti politici, con molti che difendono l’importanza di un turismo inclusivo e sostenibile, mentre altri condividono le sue preoccupazioni riguardo alla gestione delle risorse pubbliche. Dopo queste dichiarazioni, la questione di come investire più efficacemente nel settore turistico rimane aperta e diviene oggetto di discussione sia a livello locale che nazionale.
La reazione a queste dichiarazioni testimonia la polarizzazione del dibattito attorno alle politiche turistiche, rilevando come la gestione delle risorse pubbliche possa sollevare interrogativi fondamentali sulla direzione e le priorità delle politiche regionali.