Liste d’attesa per esami: è tutta questione di… organizzazione! | Ecco cosa non ti hanno mai detto sulla sanità pubblica!

Sanità: Schillaci Svela il Vero Problema delle Liste d’Attesa

ROMA – Durante un intervento nella trasmissione ‘Elisir’ di Rai 3, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha affrontato uno dei temi più scottanti del sistema sanitario italiano: le lunghe liste d’attesa. “Quando un cittadino si lamenta perché deve aspettare un anno per fare un esame, ma poi un servizio televisivo mostra che lo stesso esame è disponibile dopo una settimana, ciò indica un problema organizzativo”, ha dichiarato. Queste parole mettono in luce una criticità che molti pazienti vivono sulla propria pelle.

Il ministro ha sottolineato l’importanza di un uso efficiente delle risorse disponibili. “Dobbiamo partire dal corretto utilizzo dei fondi che abbiamo a disposizione”, ha affermato, evidenziando che quasi un terzo dei fondi destinati alle regioni fra il 2022 e il 2024 per ridurre le liste d’attesa non sono stati ancora spesi. Questo dato, secondo Schillaci, richiede un urgente ripensamento dell’organizzazione sanitaria.

Inoltre, ha ribadito la necessità di incrementare l’organico sanitario. “C’è bisogno di assumere più medici e più infermieri,” ha aggiunto, allineando la questione delle risorse umane con quello della gestione economica.

Schillaci ha anche toccato un punto fondamentale riguardo l’equità all’interno del sistema sanitario. “La sanità non è né di destra, né di sinistra, ma è dei cittadini.” Con queste parole, il ministro ha voluto enfatizzare che le priorità del sistema sanitario devono sempre mirare a garantire assistenza a coloro che hanno meno possibilità economiche. “Chi ha possibilità economiche può permettersi una visita immediata, i più deboli no. E noi ci dobbiamo occupare dei più deboli,” ha concluso, sottolineando l’urgenza di un intervento sistemico.

Con queste dichiarazioni, il ministro della Salute ha posto l’accento sulla necessità di riorganizzare il sistema sanitario italiano, affinché possa rispondere in modo efficace e tempestivo alle esigenze di tutti i cittadini, senza distinzione di reddito. La sfida è complessa, ma il messaggio è chiaro: è tempo di agire, non solo con più fondi, ma con una gestione oculata e responsabile delle risorse disponibili.