
Marine Le Pen: "La mia condanna segna la fine dello Stato di diritto"
FIRENZE – È stato un congresso federale della Lega ricco di sorprese quello svoltosi alla Fortezza da Basso, dove la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha fatto un’intervento video che ha catturato l’attenzione dei delegati. Accolta da un caloroso applauso, la Le Pen si è rivolta al pubblico per esprimere le sue preoccupazioni riguardo a una recente sentenza del Tribunale di Parigi che la dichiara ineleggibile per cinque anni, un’attestazione che reputa un “attacco molto violento” non solo verso di lei, ma verso l’intero popolo francese.
Durante la sua comunicazione, Le Pen ha denunciato la decisiva violazione dei principi dello Stato di diritto, affermando che tale decisione rimette in discussione non soltanto il suo futuro politico ma anche quello della democrazia in Francia. “Questa situazione impedisce ai francesi di scegliere liberamente chi desiderano avere alla guida del loro Paese”, ha dichiarato, sottolineando che ritiene di essere una delle candidate preferite per le prossime elezioni presidenziali.
Le Pen ha promesso ai suoi sostenitori che non cederà di fronte a questa ostilità giudiziaria, affermando che utilizzerà ogni strumento legale disponibile per garantire la sua partecipazione alle elezioni future. “Non cederemo mai alla violazione della democrazia”, ha avvertito, sottolineando la determinazione del suo partito a contestare le decisioni che considera lesive della libertà di espressione.
Ma la leader francese non si è fermata qui; ha esteso le sue preoccupazioni a livello europeo, avvisando che “la libertà è in pericolo in tutta Europa”. Ha fatto riferimento anche agli amici di Chega in Portogallo che affrontano difficoltà simili, portando l’attenzione su una potenziale manipolazione della democrazia nel continente.
Rivolgendosi direttamente a Matteo Salvini, presente durante il congresso, Le Pen ha usato un paragone emblematico: “La nostra lotta sarà come la tua lotta, una lotta pacifica e democratica”, ispirandosi all’eredità di Martin Luther King e alla difesa dei diritti civili. “I diritti dei francesi sono rimessi in discussione; dobbiamo essere trattati come cittadini di seria A”, ha concluso, ponendo l’accento sull’importanza di mantenere un equilibrio democratico per tutti.
Il congresso ha mostrato non solo la solidarietà tra le forze politiche di estrema destra in Europa, ma anche un’escalation retorica intorno a temi fondamentali quali la democrazia e il diritto di partecipare attivamente ai processi politici. Mentre le parole di Le Pen risuonano nella sala, resta da vedere come si evolveranno gli eventi e quale sarà il futuro della democrazia in Europa.
Con queste dichiarazioni, Marine Le Pen non solo ha cercato di consolidare il suo sostegno all’interno della Lega, ma ha anche messo in guardia su un’eventuale deriva autoritaria che potrebbe minacciare i principi democratici in tutta Europa.