
Cnpr Forum: Le sfide della sostenibilità in un contesto di crescente indebitamento
NAPOLI – Si è svolto a Napoli il Cnpr Forum dal titolo “Le sfide della sostenibilità economica in un mondo sempre più indebitato”, un incontro che ha messo in luce le difficoltà che l’Italia e l’Europa si trovano ad affrontare in un contesto di debito crescente. Durante il dibattito, vari esponenti politici hanno condiviso le loro opinioni su come affrontare questa crisi e le strategie necessarie per garantire una crescita economica sostenibile.
“Il debito italiano è in gran parte detenuto da cittadini italiani”, ha affermato Andrea Tremaglia, deputato di Fratelli d’Italia. Ha sottolineato l’importanza di utilizzare il debito per investimenti produttivi piuttosto che per spese improduttive. Secondo Tremaglia, è fondamentale che le politiche economiche attuali puntino “a sostenere l’economia reale e favorire la crescita”.
La discussione si è poi spostata sull’opportunità di un debito comune a livello europeo. Tremaglia ha dichiarato che tale misura potrebbe essere vantaggiosa, a condizione che fosse associata a investimenti strategici e non fosse ostacolata da eccessiva burocrazia.
Mario Turco, senatore del Movimento Cinque Stelle, ha avuto parole incisive sulla stagnazione economica. “Il problema principale non è l’alto livello del debito, ma la stagnazione economica causata da tagli agli investimenti e allo stato sociale”. Turco ha avvertito che le attuali politiche di austerity potrebbero spingere l’Italia e l’Europa verso la recessione. Ha invitato a contrastare le lobby finanziarie, che sottraggono risorse cruciali per aspetti come la salute, le pensioni e l’istruzione.
Vito De Palma, parlamentare di Forza Italia, ha evidenziato un altro aspetto fondamentale: la sostenibilità del debito stesso dipende da vari fattori economici. Se il debito cresce più lentamente del prodotto interno lordo, il rapporto debito/Pil può rimanere sostenibile. Tuttavia, senza riforme strutturali e investimenti mirati, il debito potrebbe trasformarsi in un freno per la crescita economica.
Arturo Scotto, del Partito Democratico, ha posto l’accento su una “nuova politica economica” che difenda i modelli sociali europei. Secondo lui, il debito dovrebbe puntare su forti investimenti pubblici e sul sostegno della domanda interna, evitando la trasformazione dell’economia in un’economia di guerra.
Sabatino Broccolini, commercialista e revisore legale, ha sostenuto la necessità di ripensare l’economia in chiave sostenibile, dato il contesto di crisi globale. La sua visione è che l’unità europea sia la risposta più efficace di fronte alle sfide del commercio internazionale, come i dazi imposti dagli Stati Uniti.
Le conclusioni dell’evento sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto Nazionale Esperti Contabili, il quale ha proposto di avviare una riflessione approfondita sulla possibilità di trasformare il debito nazionale in un debito comune europeo. Secondo Longoni, questa mossa sarebbe cruciale in un contesto di incertezze globali, affinché l’Unione Europea possa mantenere la sua stabilità economica e politica.
In un momento in cui il debito continua a essere un tema centrale nel dibattito politico ed economico, il Cnpr Forum ha offerto spunti interessanti per riflessioni future e per l’adozione di politiche più efficaci.