
Totti a Mosca: tra polemiche e opportunità professionali
ROMA – Alla fine c’è andato. Francesco Totti ha scelto di partecipare all’International RB Award a Mosca, nonostante le critiche e le polemiche che hanno preceduto l’evento. "Non sono un politico né un diplomatico, sono un uomo di sport che ne promuove i valori in giro per il mondo", ha dichiarato l’ex capitano della Roma all’annuncio della sua partecipazione. Accompagnato dal figlio Christian, Totti è sbarcato nella capitale russa, attirando l’attenzione dei media e del pubblico.
Stando a notizie diffuse dal quotidiano russo Vedomosti, l’ex calciatore avrebbe incassato una cifra in euro a sei cifre, rendendosi protagonista di un evento che lo ha elevato come uno degli ambasciatori più pagati della storia del premio. "Penso di sì", ha affermato Asker Tkhalidzhokov, direttore generale del Bookmaker Rating, lo sponsor della serata.
Le polemiche non sono mancate. Domande come se Totti si fosse "venduto per i rubli" o se avesse scelto di essere davvero un "imperatore di Roma" hanno accompagnato la sua partecipazione. Fin dall’avviso pubblicitario che apparve sulla facciata della "Lukojl Arena" di Mosca, dichiarando "L’imperatore viene nella Terza Roma", sono emerse controversie legate al contesto geopolitico attuale.
La storia di Mosca come "Terza Roma" affonda le radici nella tradizione, sin dai tempi degli zar. Per Totti, la partecipazione a questo evento assume un significato particolare, tutto questo mentre il mondo affronta la drammatica realtà della guerra che attanaglia l’Ucraina. Con migliaia di morti e milioni di rifugiati, l’evento non è solo un gala di premi, ma un’occasione che ha attirato reazioni anche da parte di alcuni media ucraini, i quali hanno accusato l’ex attaccante di aver compromesso la propria reputazione accettando di prendere parte a un evento in Russia.
Alcuni siti ucraini, come Antikor, hanno espresso forti critiche, insinuando che Totti si sia "venduto per i rubli russi". Anche il portale Telegraf ha posto interrogativi sulla decisione della leggenda del calcio italiano, domandandosi se il suo gesto possa danneggiare la sua immagine pubblica. La situazione è ulteriormente complicata dal contesto del gala, che ruota attorno a scommesse e al denaro.
Il premio, che si svolgerà nel Palazzo della ginnastica Irina Viner, all’interno del complesso dello stadio Luzhniki, un luogo che ha visto la storia sportiva sovietica all’opera durante le Olimpiadi del 1980, vedrà Totti come testimonial del premio speciale "Rating del bookmaker". In un contrasto visivo e simbolico, la sua figura si erge in gigantografia lungo la Kievskaja Ulitsa, strada che punta verso Kiev, a meno di un mese dall’ottantennale del "giorno della vittoria" sui nazisti, il 9 maggio.
La partecipazione di Totti a questo evento non è solo un’apparizione glamour, ma rappresenta un’intersezione complessa tra sport, politica e opportunità economiche. Come reagiranno i tifosi e il pubblico italiano a quest’ultima mossa dell’ex calciatore? Solo il tempo potrà dirlo.