
Cybersicurezza: L’Italia non è indietro, anzi. Billet dell’Acn lancia un appello ai giovani.
Roma – Durante la V edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit, tenutosi presso l’Aula Magna dell’Università Guglielmo Marconi, l’ammiraglio Andrea Billet, direttore del Servizio Certificazione e Vigilanza dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn), ha chiarito la posizione dell’Italia nel panorama della cybersicurezza. “In questo momento non mi sento di dire che l’Italia, in tema di cybersicurezza, sia particolarmente indietro rispetto al resto del mondo, anzi,” ha affermato Billet, sottolineando gli sforzi del paese nel settore.
L’ammiraglio ha spiegato che l’Italia è proattiva in diverse aree, anticipando alcune normative europee e sviluppando iniziative significative a livello tecnico. “Adesso la minaccia è cambiata, c’è una forte accelerazione e l’Italia ha già impostato una serie di attività, sia a livello normativo che a livello tecnico, per rispondere a questa minaccia,” ha aggiunto, evidenziando come il paese stia preparando una risposta robusta alle sfide emergenti.
Attività e iniziative dell’Acn
La presentazione di Billet ha messo in luce anche le numerose iniziative intraprese dall’Agenzia. “Abbiamo l’accordo europeo con EU-Cyclon che gestisce le crisi cibernetiche, abbiamo investimenti importanti su poli tecnologici, sviluppi di Intelligenza artificiale, tecnologie nuove, borse di dottorato, collaborazioni universitarie e industriali,” ha spiegato. È chiaro che l’Acn si sta impegnando a fondo per posizionare l’Italia come un leader nella cybersicurezza a livello globale.
Inoltre, l’ammiraglio ha accennato a uno scenario normativo in evoluzione: “Abbiamo fatto un certo numero di interventi che, in qualche modo, anticipano ciò che l’Europa sta scrivendo a livello normativo.” Gli sforzi sono rivolti non solo alla tecnologia, ma anche allo sviluppo di nuove capacità in aree cruciali, come la crittografia.
Un appello ai giovani: Le prospettive nel settore
In un messaggio rivolto alle nuove generazioni, Billet ha dichiarato: “Questo è un settore sulla cresta dell’onda. Una carriera in cybersicurezza apre grandi prospettive.” Ha sottolineato che il campo della cybersicurezza non è limitato solo alle discipline scientifiche, ma si estende a diverse aree, comprese professioni giuridiche, economiche e diplomatiche.
Concludendo il suo intervento, l’ammiraglio ha incoraggiato i giovani a considerare questo settore emergente come una valida opportunità lavorativa. “Una carriera nel campo della cybersicurezza è una buona prospettiva per chi oggi si affaccia al mondo del lavoro,” ha ribadito, lasciando intendere che il futuro è luminoso per chi desidera intraprendere questo percorso.
In sintesi, l’Italia si sta preparando a competere in un ambito sempre più critico e dinamioco come quello della cybersicurezza, con l’auspicio di attrarre talenti giovani verso carriere promettenti e strategiche.