
Settimana corta: il dibattito in Parlamento finalmente prende forma
ROMA – Dopo numerosi rinvii, la proposta di legge per l’adozione della settimana corta, che prevede la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, sta per approdare in Aula a Montecitorio. La conferma arriva direttamente dai capigruppo di Avs, Pd e M5S in commissione Lavoro, Franco Mari, Arturo Scotto e Valentina Barzotti, che hanno annunciato la discussione del provvedimento nelle prossime settimane.
L’iniziativa si propone di allineare l’Italia a diversi paesi, sia europei che non, dove la settimana corta ha già dimostrato di avere effetti positivi. “La settimana corta esiste già in tanti Paesi e la maggioranza non ha più alibi per affossarla,” affermano i rappresentanti delle forze politiche che sostengono il testo, sottolineando come la misura possa contribuire a incrementare la produttività, a ridurre lo stress lavoro-correlato e a minimizzare gli infortuni sul lavoro.
Negli ultimi mesi, la maggioranza ha tentato più volte di ostacolare questo progetto. Inizialmente, sono stati presentati emendamenti per sopprimere l’intero testo, successivamente ritirati. Inoltre, è stata sollevata una questione relativa al parere della Ragioneria generale dello Stato (Rgs), contestato dai promotori della legge. “A nostro modo di vedere, il parere della Rgs fa acqua da tutte le parti e si concentra solo sui presunti costi, escludendo i benefici,” attaccano gli esponenti dell’opposizione.
Ora, i partiti della destra – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – si trovano di fronte a una scelta cruciale. “Non hanno più alibi,” dichiarano i capigruppo, esortando la maggioranza a non bocciare una misura che ha già portato risultati concreti in molte altre nazioni.
In conclusione, mentre ci si prepara a un’importante discussione legislativa, i sostenitori della settimana corta continuano a impegnarsi per "dare al lavoro una dimensione più ‘umana’, contrariamente a quanto la destra sta tentando di promuovere.” Un passo che potrebbe segnare una svolta significativa nella legislazione italiana in materia di lavoro, in un momento storico che richiede una maggiore attenzione al benessere dei lavoratori.
La prossima discussione in Aula si preannuncia quindi come un momento di rilevante importanza per il futuro del lavoro nel nostro Paese.