
Trump firma un ordine esecutivo per "rendere fantastiche le docce americane"
ROMA – In un contesto internazionale segnato da tensioni e conflitti, Donald Trump ha deciso di portare avanti una singolare battaglia domestica: “rendere di nuovo fantastiche le docce americane”. Questo ordine esecutivo, firmato nello Studio Ovale, abroga le normative che limitano la pressione dell’acqua nei bagni, una questione che, secondo il presidente, merita attenzione a dispetto delle crisi globali in corso.
Da sempre critico delle regole federali sulla conservazione dell’acqua, Trump ha sottolineato più volte il suo inconveniente personale legato all’uso della doccia. “Nel mio caso mi piace farmi una bella doccia e prendermi cura dei miei bellissimi capelli,” ha dichiarato, lamentando la scarsa pressione che costringe a lunghe attese per bagnare adeguatamente i capelli. “Devo stare sotto la doccia per 15 minuti per bagnarli. Esce a piccole gocce. È ridicolo,” ha aggiunto, facendo eco alle sue preoccupazioni precedenti.
L’ordinanza impone al Dipartimento dell’Energia di rimuovere quelle che Trump definisce le normative “ecologiche radicali” che limitano il flusso dei soffioni della doccia a 2,5 galloni d’acqua al minuto. “Liberiamo gli americani da normative eccessive che hanno trasformato un semplice articolo domestico in un incubo burocratico,” ha affermato un portavoce della Casa Bianca, chiarendo l’intento dell’azione.
Questa iniziativa non è del tutto nuova per Trump. “I miei capelli, non so voi, ma devono essere perfetti,” aveva detto già nel 2020, e il tema è tornato a galla in diverse occasioni. In un discorso a Detroit nel giugno 2024, non si era trattenuto nel descrivere il suo impegno per l’igiene personale: “Faccio la doccia e voglio che quella bellissima chioma sia ben insaponata. Prendo la migliore roba che si possa comprare e la rovescio dappertutto. Poi apro l’acqua e la dannata acqua gocciola,” esprimendo frustrazione per la lentezza del risciacquo.
Con questo nuovo ordine, Trump segna un altro passo nella sua continua lotta contro le normative precedenti della sua avversaria politica. “Pone fine alla guerra Obama-Biden sulle docce,” afferma, indicando che la questione della pressione dell’acqua è diventata una sua priorità.
In un momento in cui il mondo affronta sfide ben più gravi, la scelta di focalizzarsi su un aspetto così personale quanto le docce suscita reazioni contrastanti. Conflitti geopolitici incentrati su guerra e commercio sembrano lontani da un dibattito che, per Trump, si gioca tra le pareti di un bagno americano.