Attacco a Sumy | L’orrore che nessuno si aspettava durante la Domenica delle Palme!

Attacco a Sumy: 32 morti e 99 feriti, Meloni condanna un "atto vile"

ROMA – Il bilancio dell’attacco missilistico russo a Sumy si fa sempre più drammatico. Nel tragico evento, avvenuto domenica durante le celebrazioni della Domenica delle Palme, sono state registrate 32 vittime, tra cui due bambini, e 99 feriti, inclusi 11 minori. L’attacco ha scosso la comunità internazionale e acceso indignazione in tutto il mondo.

Le autorità locali riportano che un’area civile affollata è stata devastata, con edifici residenziali, mezzi pubblici e un ospedale pediatrico presi di mira. Questo atto di violenza ha sollevato una condanna unanime da parte dei leader europei e occidentali, i quali hanno espresso la necessità di un immediato cessate il fuoco.

“Nel giorno sacro della Domenica delle Palme, a Sumy si è consumato un altro orribile e vile attacco russo”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando il dolore arrecato a vittime innocenti e alle loro famiglie. Ha ribadito il suo impegno per la pace, sottolineando che la violenza contraddice ogni reale intento di trattativa.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha descritto l’attacco come "barbaro", evidenziando la crudeltà della Russia nel colpire civili che si erano riuniti pacificamente. Ha inoltre ribadito che "la Russia è stata e rimane l’aggressore", invocando misure energiche per far rispettare il cessate il fuoco.

Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato l’azione russa, affermando che la guerra è stata avviata esclusivamente dalla Russia e che solo essa ha deciso di proseguirla, ignorando le vite umane e il diritto internazionale. La Francia promette di lavorare instancabilmente per raggiungere un cessate il fuoco.

Da parte sua, il primo ministro britannico Keir Starmer ha espresso il suo sgomento nelle parole rivolte alle vittime, sottolineando l’urgenza di un cessate il fuoco immediato da parte di Putin. Infine, il premier polacco Donald Tusk ha definito l’attacco come la “versione russa di un cessate il fuoco”, associando la Domenica delle Palme a una giornata di sangue.

Questo attacco a Sumy segna un ulteriore capitolo drammatico nel conflitto in Ucraina, evidenziando nuovamente l’urgenza di una soluzione duratura e giusta per porre fine ai combattimenti e alle sofferenze umane.