5 milioni per migliorare l’alfabetizzazione digitale | L’Italia è pronta a colmare il gap?

Il Fondo per la Repubblica Digitale lancia il bando "Dritti al Punto": 5 milioni per l’alfabetizzazione digitale

Roma – In un’epoca in cui le competenze digitali sono diventate fondamentali per la vita quotidiana, il Fondo per la Repubblica Digitale ha annunciato l’apertura del bando "Dritti al Punto", dotato di un budget di 5 milioni di euro. Questo progetto ha come obiettivo principale il potenziamento delle competenze digitali dei cittadini italiani, attraverso l’implementazione di iniziative formative nei "Punti Digitale Facile" già attivi sul territorio nazionale. Fino al 30 maggio 2025, i soggetti interessati possono presentare progetti formativi mirati.

Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che punta a garantire che almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni acquisisca competenze digitali di base entro il 2030. Tuttavia, l’Italia si trova in una posizione di svantaggio, con solo il 46% degli adulti nel 2023 in grado di utilizzare le competenze digitali fondamentali. Questo dato è ulteriormente accentuato dai divari generazionali e territoriali: tra i giovani di età compresa tra 16 e 24 anni, il tasso di competenze digitali raggiunge il 59%, mentre tra gli over 65 scende a un preoccupante 19%.

Il piano "Dritti al Punto" si inserisce all’interno delle misure del PNRR, che prevede di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026. Sebbene siano stati attivati circa 3000 Punti Digitale Facile, ad oggi sono stati raggiunti solo 760mila cittadini, pari a circa il 38% dell’obiettivo prefissato, evidenziando una disparità di risultati tra le diverse regioni italiane.

Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, ha sottolineato l’importanza di queste iniziative: “Il potenziamento delle competenze digitali rappresenta un fattore essenziale per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza nell’era digitale.” Butti ha anche aggiunto che il Dipartimento per la Trasformazione Digitale sostiene il bando per rafforzare la formazione digitale, con l’obiettivo di colmare il digital gap e promuovere l’inclusione tecnologica tra tutti i cittadini.

Per Giovanni Azzone, Presidente di Acri, è fondamentale che tutti i cittadini possano accedere alle competenze necessarie per partecipare pienamente alla vita sociale e culturale. Ha messo in evidenza il rischio di disuguaglianze che potrebbe aggravarsi se non si agirà per garantire l’accesso equo alle competenze digitali.

Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale, ha enfatizzato che l’innovazione deve mettere al centro le persone. “Offrire a ogni cittadino la possibilità di comprendere e utilizzare la tecnologia in modo consapevole significa garantire che nessuno resti escluso dai diritti e dalle opportunità della trasformazione digitale.”

Il bando "Dritti al Punto" selezionerà progetti formativi dedicati a temi cruciali come l’alfabetizzazione su informazione e dati, la sicurezza informatica, la creazione di contenuti digitali e la comunicazione attraverso tecnologie digitali. Le proposte possono ricevere un supporto finanziario che va dai 150 mila ai 500 mila euro, a seconda del progetto.

Il Fondo per la Repubblica Digitale, in collaborazione con il Governo e l’Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri, si propone di realizzare iniziative su diverse categorie della popolazione, tra cui NEET, donne, disoccupati e studenti. Con un focus sulla formazione e l’inclusione digitale, si cerca di valutare l’impatto dei progetti e di replicare le migliori pratiche in futuro.

Questa iniziativa rappresenta quindi un passo importante verso un’Italia più competenze digitali e inclusiva, capace di affrontare le sfide di un’era sempre più connessa.