
Termovalorizzatori in Sicilia: garanzie di legalità e trasparenza con i nuovi protocolli
Il 14 aprile 2025 si è tenuta una significativa cerimonia presso Palazzo d’Orléans, dove il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha firmato protocolli di legalità con i prefetti di Palermo e Catania per garantire la trasparenza nella realizzazione dei due termovalorizzatori che sorgeranno nelle rispettive città. L’iniziativa mira a prevenire infiltrazioni di interessi illeciti e mafiosi nei cantieri, assicurando così una condizione di massima legalità durante tutte le fasi di sviluppo dei progetti.
Obiettivo e monitoraggio dei lavori sono al centro di questi protocolli, i quali prevedono l’attivazione di processi di vigilanza rigorosi, che includeranno anche controlli sul rispetto della sicurezza e della regolarità dei cantieri. I protocolli sono stati sottoscritti anche dai rappresentanti sindacali delle categorie Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, evidenziando l’importanza di un approccio collaborativo tra le istituzioni e i rappresentanti dei lavoratori.
Durante l’incontro, Schifani ha dichiarato: «Replichiamo il modello già applicato per la progettazione e la realizzazione del nuovo polo oncoematologico di Palermo. Efficienza e legalità sono condizioni essenziali». Secondo il presidente, la realizzazione di questi impianti avrà un impatto significativo sulla gestione dei rifiuti in Sicilia, rappresentando un cambio di passo necessario per l’isola.
I due termovalorizzatori, situati a Bellolampo per Palermo e nella zona industriale di Catania, saranno interamente finanziati con risorse pubbliche, con un investimento complessivo di oltre ottocento milioni di euro provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione. Il presidente ha inoltre annunciato che Invitalia è stata scelta come partner tecnico, con la creazione di un protocollo di vigilanza collaborativa in sinergia con l’Autorità nazionale anticorruzione.
Nelle prossime settimane, la pubblicazione dei bandi per la progettazione dei due impianti segnerà un importante passo avanti, con l’inizio dei lavori atteso dopo l’estate 2026. Schifani ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la guardia contro eventuali infiltrazioni: «Questi protocolli fissano regole estremamente rigide e puntuali che le imprese dovranno seguire, pena la risoluzione dei contratti per le violazioni più gravi».
Con queste iniziative, la Regione Siciliana si pone l’obiettivo di accelerare il processo di modernizzazione della gestione dei rifiuti, assicurando al contempo che la legalità e la trasparenza siano valori fondamentali nella realizzazione delle nuove infrastrutture.