Italia in crescita in mezzo a dazi e crisi | È davvero fiducia o solo illusioni?

Fiducia in calo per le imprese italiane: il Cnpr forum mette a confronto posizioni contrastanti

NAPOLI – Nella cornice del Cnpr forum dal titolo “Segnali dall’economia reale: Italia tra crescita dell’occupazione e calo della fiducia”, si è acceso un acceso dibattito sulle attuali condizioni economiche del Paese. Lorenzo Malagola, segretario della Commissione Lavoro alla Camera e rappresentante di Fratelli d’Italia, ha aperto i lavori sottolineando un quadro macroeconomico positivo: "Nonostante le percezioni negative, l’Italia mostra segnali di crescita, con un Pil superiore a quello della Germania". Malagola ha evidenziato anche il calo della disoccupazione ai minimi storici e la solidità del sistema bancario nazionale, attribuendo meriti all’amministrazione Meloni, considerata da molti una guida autorevole.

Tuttavia, in netta contrapposizione a queste affermazioni, è intervenuta Elisa Pirro, senatrice del Movimento 5 Stelle. "I dati reali mostrano un’Italia in difficoltà", ha affermato, mettendo in luce il drammatico aumento delle bollette e l’industria che segna un calo di produzione da ben 25 mesi. La Pirro ha chiesto una maggiore chiarezza nell’indirizzo delle politiche industriali, criticando l’operato del governo che, a suo dire, pare assente nel sostenere le imprese.

Anche Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia, ha spezzato una lancia a favore della prospettiva ottimistica. Malgrado le preoccupazioni diffuse, "i dati macroeconomici indicano segnali positivi", ha dichiarato, menzionando la crescita del PIL e la disoccupazione in diminuzione. Tuttavia, ha avvertito riguardo ai costi energetici e alle tensioni internazionali che contribuiscono a una crescente incertezza nel panorama economico.

A conferma del pessimismo diffuso, Francesco Mari, segretario della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, ha richiamato l’attenzione sul divario tra la realtà percepita e quella effettiva delle persone: "La percezione negativa sull’economia è concreta e radicata nella quotidianità". Mari ha chiesto riforme strutturali per supportare le imprese sane e contrastare fenomeni come il lavoro povero e la concorrenza sleale, critiche che ha rivolto anche alla continua crescita del lavoro part-time involontario.

L’analisi della situazione economica è piuttosto preoccupante anche secondo Eleonora Linda Lecchi, commercialista e revisore legale che ha evidenziato come, "la fiducia di imprese e consumatori nell’economia italiana è in calo". Le piccole e medie imprese, in particolare, lamentano burocrazia e costi eccessivi, sottolineando la necessità di interventi urgenti per reinvigorire la produzione e stimolare gli investimenti.

Infine, Paolo Longoni, dell’Istituto nazionale esperti contabili, ha concluso la sessione con un focus sul potere d’acquisto dei salari. "La sfiducia diffusa è legata al calo del potere d’acquisto dei salari, tra i più bassi d’Europa", ha affermato, aggiungendo che le incertezze delle guerre commerciali e la complessità delle procedure amministrative rendono ulteriormente difficile il contesto economico.

La chiamata alla coesione e a una strategia condivisa sembra ora più necessaria che mai per affrontare le sfide che l’Italia si trova ad affrontare nel suo futuro economico.