
Aumento degli stupri, Calderoli propone la castrazione chimica
ROMA – La questione della sicurezza e della violenza sessuale in Italia torna prepotentemente al centro del dibattito politico. Il senatore Roberto Calderoli ha infatti ripreso una sua storica proposta, invocando la “castrazione chimica” come possibile soluzione per affrontare l’aumento dei casi di violenza sessuale, in particolare quelli diretti verso le minorenni.
“Purtroppo stiamo assistendo ad un aumento vertiginoso di casi di violenza sessuale su bambine. Sempre più piccole”, ha dichiarato Calderoli, riferendosi ai recenti fatti di cronaca che hanno colpito il paese. Gli episodi di violenza, come quello dell’11enne aggredita a Mestre e quello della 14enne stuprata a Busto Arsizio, sono diventati per il senatore “la punta dell’iceberg”. Questi casi, che riempiono le pagine dei giornali, sono solo la manifestazione più visibile di un fenomeno preoccupante e crescente.
Calderoli ha sottolineato come “servano risposte vere e servono subito”. La proposta di introduzione della castrazione chimica, secondo il senatore, dovrebbe essere rivolta in particolare ai recidivi, i quali, nonostante abbiano alle spalle un lungo elenco di reati, continuano a rimanere in libertà , pronti a colpire nuovamente. “Una misura temporanea e con effetti reversibili”, l’ha definita, e lamenta il fatto che la sua proposta sia stata presentata in ogni legislatura senza mai trovare spazio per una discussione seria.
La crescente insoddisfazione dell’opinione pubblica nei confronti della gestione della sicurezza pubblica ha reso il tema più attuale che mai. “Il Parlamento si impegni a discutere e votare”, ha esortato, invitando i colleghi a prendere posizione su una questione che, per molti, rappresenta un’importante battaglia contro la violenza di genere.
Il dibattito sulla castrazione chimica è tuttavia complesso e controverso. Le opinioni in merito variano ampiamente, con alcuni che sostengono la sua efficacia come deterrente, mentre altri mettono in discussione la sua moralità e legalità . Alla luce degli ultimi gravi episodi di cronaca, la proposta di Calderoli potrebbe riaccendere un dibattito non solo politico, ma anche sociale, sui diritti dei condannati e sulla necessità di garantire sicurezza e protezione alle vittime, in particolare alle più vulnerabili.
Il futuro di questa proposta resta incerto, ma sicuramente contribuirĂ a tenere vivo il dibattito sulle politiche di sicurezza e giustizia in Italia.