
Tornato nel dirupo per soffocarla: arrestato il compagno di Marta Maria Ohryzko, vittima di femminicidio
NAPOLI – È stato arrestato il 41enne Ilia Batrakov, il compagno russo di Marta Maria Ohryzko, la 33enne di origini ucraine il cui cadavere fu rinvenuto in un dirupo a Barano d’Ischia. Questa tragica vicenda, avvenuta lo scorso luglio, è stata classificata come un femminicidio.
I carabinieri della Compagnia di Ischia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura. L’indagine è stata condotta dalla IV Sezione Indagini Tutela delle fasce deboli della popolazione, che ha cercato di far luce sulla morte della giovane.
La causa della morte, emersa dalle attività investigative, ha rivelato una dinamica omicidiaria. Marta, già vittima di maltrattamenti da parte di Batrakov, era stata lasciata sola in un dirupo dopo una caduta che le aveva causato la rottura di una caviglia. Nella notte successiva, il compagno l’ha raggiunta e l’ha colpita con un pugno, per poi soffocarla, causandole la morte per asfissia meccanica.
Le indagini hanno utilizzato strumenti come l’intercettazione ambientale e telefonica, oltre a consulenze autoptiche, per raccogliere prove inconfutabili. L’indagato è ora gravemente indiziato di omicidio doloso pluriaggravato, con aggravanti legate sia alla motivazione del delitto che alle circostanze in cui è avvenuto.
Gli elementi raccolti hanno permesso al giudice di riconoscere Batrakov come l’autore di un grave crimine. Di conseguenza, è stata disposta la sua detenzione nella casa circondariale di Napoli Poggioreale. Questo episodio rappresenta un duro promemoria delle continue violenze domestiche che colpiscono molte donne e della necessità di proteggere le fasce più deboli della popolazione.
Il caso di Marta, purtroppo, non è un episodio isolato, e rinnova l’appello per una maggiore attenzione e azione contro i femminicidi e la violenza di genere in Italia.