
L’Occidente non esiste più: l’allerta di Ursula von der Leyen
ROMA – In un’intervista rilasciata al settimanale tedesco Die Zeit, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha tracciato un quadro preoccupante della situazione geopolitica attuale, affermando che “l’Occidente come lo conoscevamo non esiste più.” Questi cambiamenti, secondo von der Leyen, sono storici e coprono un ampio arco di eventi iniziati con l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti.
In un contesto di profonde trasformazioni globali, la presidente dell’UE ha difeso con fermezza la posizione dell’Unione europea riguardo alla regolamentazione dei servizi digitali statunitensi, sostenendo che non si può fare affidamento su “amici o oligarchi per stabilire le regole.” Questa affermazione si colloca nella più ampia discussione su come le istituzioni europee possano rispondere alle sfide poste dalla crescente influenza delle piattaforme digitali, molte delle quali hanno sede negli Stati Uniti.
Von der Leyen ha anche affrontato il tema della sicurezza europea, avvertendo che “anche se Putin può fare una pausa di tanto in tanto, non c’è limite alle sue ambizioni imperiali.” Con queste parole, la presidente della Commissione ha messo in guardia l’Europa dalla sottovalutazione delle manovre strategiche del presidente russo, sottolineando la necessità di un’Europa coesa e pronta a rispondere a qualsiasi minaccia.
L’intervento di von der Leyen appare come un invito a riflettere sulla necessità di una ripresa della leadership europea in un contesto in cui le dinamiche internazionali sono in continua evoluzione. Le sue dichiarazioni suggeriscono che l’Unione europea deve farsi trovare pronta a fronteggiare le sfide alla luce di un mondo che non riconosce più le tradizionali alleanze e che richiede un ripensamento delle strategie globali.
In conclusione, l’appello di Ursula von der Leyen non è solo un’analisi della realtà attuale, ma un chiaro segnale della necessità di riformulare le relazioni internazionali e di rivalutare il proprio ruolo nel ridisegno dell’ordine mondiale. La storia continua a fare il suo corso e l’Europa deve essere pronta a giocare la sua parte, rispondendo in modo deciso e unito alle sfide del presente.